Si ha la consapevolezza che anche il calcio adesso stia prendendo coscienza dell’emergenza coronavirus con i tragici numeri - destinati a salire - di vittime e contagi ed...
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OSTACOLO UEFA
Per quanto riguarda la ripresa della stagione, l’unica ipotesi ventilata è stata quella, nel caso, di dare priorità al campionato, con un calendario ipotetico che può sforare fino a luglio. Ma sono tutti d’accordo nell’aspettare segnali più precisi dal governo. «Playoff e playout sono una idea, non ci sono termini stabiliti. È un’idea marginale rispetto a quella della definizione del campionato. Se si può giocare con playoff e playout vuol dire che qualche partita di campionato si può giocare. Stiamo lavorando», ha detto Gabriele Gravina, presidente della Figc. Da parte sua l’Uefa su questo argomento non è in linea con la Lega serie A (martedì ci sarà un contatto tra le parti): da Nyon vorrebbero mandare in vacanza per un anno il fair play finanziario, ma in cambio punterebbe a dare centralità alle coppe europee.
ARGOMENTO CALDO
Questo è l’argomento più caldo. I contatti con l’Aic sono continui. È stato ipotizzato di sospendere gli stipendi dei calciatori di marzo (ma in realtà c’è tempo fino a maggio per pagare). Mensilità che verrebbe saldata più avanti magari in maniera dilazionata. «Davanti a un danno l’Aic farà la sua parte», è il pensiero dominante del sindacato dei calciatori. Il sistema economico è quello che regge tutto il sistema. Presto molte società potrebbero avere problemi di liquidità. Si stima un danno (sponsor, diritti tv, biglietti) che oscilla dai 250 ai 670 milioni di euro (in caso di blocco totale): al momento, mancano gli introiti dell’ultimo terzo di stagione. Il ragionamento segue due filoni: provvedimenti urgenti e interventi più strutturali. Si sta studiando un pacchetto di iniziative per la deducibilità dei costi sostenuti dal club, come ad esempio quelli per le prestazioni di intermediazione, il pagamento differito delle imposte e la defiscalizzazione sui bonus. Si pensa anche ai tifosi: voucher per risarcire gli abbonati. Si cerca di reagire davanti a questa drammatica emergenza nazionale: «Il calcio viene in secondo piano. Mi fa molto effetto vedere quello che sta accadendo, le persone che vengono a mancare ai propri cari, spero si risolva al più presto, è tutto terribile. Dispiace che non si possa giocare, ma oggi la cosa più importante è risolvere questa situazione», ha detto il ct Roberto Mancini. Se lo augurano tutti.
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Il Messaggero