C’era qualcosa di familiare nell’aria sabato 30 giugno a Bilbao, quando i cliff diver più coraggiosi del mondo si sono lanciati in caduta...
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Dopo tre anni di assenza, la Red Bull Cliff Diving World Series è tornata a Bilbao, dove 25.000 appassionati si sono radunati sotto al ponte La Salve per ammirare l’arte dei tuffi dalle grandi altezze.
Protagonista di questo salto nel passato è stato il trentatreenne americano Steven LoBue, che ha conquistato il gradino più alto del podio nella stessa location che lo aveva visto vincere nel 2015, lasciandosi alle spalle il Campione mondiale Jonathan Paredes, in seconda posizione, e David Colturi, al terzo posto.
Alessandro De Rose ha confermato le ottime performance del Texas, ottenendo il sesto posto, davanti al vincitore della prima tappa Kris Kolanus e al Brilliant Brit Gary Hunt: “Sono davvero contento per come è andata la gara – ha detto Alessandro – Questo sesto posto conferma che posso raggiungere il mio obiettivo: incrementare gradualmente la difficoltà dei miei tuffi per risalire la classifica e tornare sul podio il prima possibile”.
Dopo 16 gare senza vittorie, LoBue, vincitore del titolo iridato ai Mondiali FINA 2017, ha conquistato a Bilbao il punteggio più alto mai ottenuto per un tuffo libero, eseguendo magistralmente cinque salti mortali in avanti con mezzo avvitamento e balzando così in testa alla classifica generale, davanti al ceco Michal Navratil e all’inglese Aldridge: “Sono molto emozionato per aver vinto di nuovo proprio qui, a Bilbao – ha detto Turbo Spinner LoBue – Mi sono allenato moltissimo nelle ultime settimane e il calore del pubblico mi ha aiutato a superare le cattive condizioni atmosferiche. Nonostante la pioggia, i miei compagni hanno eseguito tuffi da manuale e per questo sono ancora più orgoglioso di essere salito sul gradino più alto del podio!” Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero