Ciclismo, inseguimento a squadre: un super Ganna trascina l'Italia in finale per l'oro con il record del mondo

Filippo Ganna trova la sua rivincita. Dopo il quinto posto nella sua gara - la cronometro vinta da Primoz Roglic -, il ciclista piemontese trascina il quartetto di...

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Filippo Ganna trova la sua rivincita. Dopo il quinto posto nella sua gara - la cronometro vinta da Primoz Roglic -, il ciclista piemontese trascina il quartetto di inseguimento a squadre nel ciclismo. Entrato nell'ultimo cambio, il campione iridato non solo ha ribaltato la situazione nella semifinale contro la Nuova Zelanda ma ha fatto registrare il nuovo record del mondo: 3'42"307 il tempo per gli azzurri, che migliorano il 3'44"672 della Danimarca del 2020. Sarà finale per l'oro per il quartetto di cui fanno parte anche Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan alla trentaduesima edizione delle Olimpiadi in scena a Tokyo 2020.

Tokyo 2020, Ganna: «Lavoro fatto negli anni ha portato a tante emozioni»

«I ragazzi hanno dimostrato che il lavoro fatto negli anni ha portato a tante emozioni. Oggi una delle grandi soddisfazioni è tornata. Ora dobbiamo tenere duro altre 24 ore e poi
se vogliono ubriacarsi va bene», è Filippo Ganna a parlare dopo aver conquistato la finale per l'oro nell'inseguimento a squadre uomini con il record del mondo. «Alcune nazioni hanno detto che il mio manubrio non era omologato, ma lo era dall'Uci, ci hanno voluto mettere i bastoni tra le ruote», ha aggiunto il ciclista, che ha poi ringraziato «lo
staff per l'impegno, grazie a chi ci sta vicino siamo riusciti ad arrivare a questi risultati, ci hanno dato una grande mano oggi a fare qualcosa di bello».

Nell'ultima parte di gara, «Marco Villa ci chiamava e bisognava rispondere, questo era il miglior modo di farlo e lo abbiamo fatto», ha aggiunto l'azzurro che sui danesi in finale ha sottolineato: «Dobbiamo guardare noi stessi e fare la gara su noi stessi. C'è una persona che seguiamo ciecamente a bordo pista, è il nostro faro e cercheremo di far divertire l'Italia», ha proseguito Ganna sulla finale di domani per l'oro.

L'oro di Viviani a Rio ha rilanciato la pista e ora sull'onda dell'entusiasmo vuole «condividere questa gioia con chi l'ha già provata. Elia anche solo con lo sguardo ti fa capire mille parole, c'è stato uno scambio di sguardi e abbiamo capito che poteva essere


qualcosa di grande, abbiamo dimostrato che si può fare. La sfida di oggi? Dovevamo partire in 13.6 al secondo giro eravamo 13.3 ... ho detto fate quello che volete...», ha chiuso con il sorriso il campione del mondo nella crono.

 

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Il Messaggero