Chievo-Lazio 4-0, disastro al Bentegodi Dopo Leverkusen altra serata da incubo

Chievo-Lazio 4-0, disastro al Bentegodi Dopo Leverkusen altra serata da incubo
Che fine ha fatto la bella Lazio di Pioli? Al Bentegodi I biancocelesti escono con altri Quattro schiaffi in faccia dopo I tre subiti nel playoff di Champions dal Leverkusen....

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Che fine ha fatto la bella Lazio di Pioli? Al Bentegodi I biancocelesti escono con altri Quattro schiaffi in faccia dopo I tre subiti nel playoff di Champions dal Leverkusen. Altra serata da incubo dopo quella vissuta in Germania. La Lazio sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare e così invece di riscattarsi cade nuovamente colpita da un Chievo versione champagne. «Ho visto gli sguardi e gli atteggiamenti giusti» aveva dichiarato Pioli alla vigilia, forse per un attimo il mister biancoceleste aveva immaginato di essere ancora allenatore del Chievo. Imbarazzante la Lazio per gioco e atteggiamento. Dato statistico i biancocelsti non chiudevano un primo tempo sotto per 3-0 dal 4 novembre 2012 a Palermo, allora in panchina c’ era Petkovic. Anche quell giorno finì 4-0 per gli avversari. Un campanello d’allarme che dovrebbe preoccupare molto la società che adesso ha 24 ore per correre ai ripari investendo sul mercato.


ALLARME ROSSO
Quello che salta subito agli occhi è che la Lazio, oltre ad avere poche idee, va pianissimo. Le gambe non girano come dovrebbero per una squadra che ha fatto una preparazione atletica mirata a sprintare subito visto che c’era un preliminare da giocare. Invece a correre a mille è il Chievo. Sul prato del Bentegodi i ragazzi di Maran vanno al doppio della velocità. Il nervosismo poi fa il resto. Invece che mordere il pallone I biancocelesti perdono più tempo ad indispettirsi che a risollevare le sorti di una gara da incubo. La strigiata fatta in settimana dal tecnico non ha sortito gli effetti sperati, ci si aspettava decisamente di più. E così il Chievo si gode il suo momento magico da capolista e la Lazio esce di nuovo con la testa bassa. E’ il momento di fare un bell’esame di coscienza e chiedere immediatamente scusa ai tifosi.

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Il Messaggero