Keita contro Cataldi una maglia per due. I baby in lotta per raccogliere contro il Napoli l’eredità di Anderson

Keita contro Cataldi una maglia per due. I baby in lotta per raccogliere contro il Napoli l’eredità di Anderson
Uno per due, niente sconti. O Keita o Cataldi col Napoli, c'è solo un posto lasciato vacante da Felipe Anderson, ieri già in stampelle: «Ringrazio tutti i tifosi e i miei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Uno per due, niente sconti. O Keita o Cataldi col Napoli, c'è solo un posto lasciato vacante da Felipe Anderson, ieri già in stampelle: «Ringrazio tutti i tifosi e i miei compagni per l'affetto. Adesso mi auguro solo che trovino comunque una serie di risultati utili consecutivi». Almeno Mauri ha recuperato, Candreva è in rampa, Pioli è comunque orientato a riproporre l'assetto del derby: avanti col 4-2-3-1, con Biglia e Parolo in regia. Il dubbio “baby” riguarda solo l'equilibrio. Più instabile e arrembante con quella Keita-mina lì davanti, più diligente ma comunque fantasioso con Cataldi sulla trequarti ad aiutare in ripiego la mediana. Anche perché la difesa è in assoluta emergenza col Napoli: de Vrij quasi out (oggi test e poi si decide), Radu potrebbe tornare al centro con Cana, a meno che non venga confermato Novaretti, non è dispiaciuto poi tanto a Pioli col Toro.




IL PIANO B

Dopo la doccia fredda Felipe, il mister medita comunque sul piano b. Che ha funzionato in Coppa Italia persino con la rinascita di Klose, in gol dopo due mesi d'astinenza, lontano dall'Olimpico dopo quasi un anno e mezzo. Il tecnico non vorrebbe mai rinunciare alla “cattiveria” di Djordjevic, ma questo panzer può davvero metterlo in difficoltà. E non certo per la solita “minaccia” d'addio: in Germania ieri rimbalzavano nuove voci, Miro vorrebbe andare in Major League o in Canada a fine stagione. Quindi nessun ritorno in patria a gennaio, nonostante le continue lusinghe delle ex Kaiserslautern e Werder Brema.



LE TRATTATIVE

Il futuro a luglio si decide adesso. E' sfacciato come Ravel Ryan Morrison, il bad boy, classe '93, ex United, ora al West Ham, che tanto piace al diesse Tare. Ieri a Formello è andato in scena l'incontro tra il dirigente biancoceleste e il manager del calciatore inglese, John Davies. Una riunione durata circa tre ore, dove la Lazio ha ampiamente fatto capire al procuratore del centrocampista quanto voglia puntare sul ragazzo, presentando un'offerta contrattuale di quattro anni per la prossima stagione. Piuttosto singolare che a prelevare il manager di Morrison a Fiumicino sia andato addirittura il team manager Manzini. Di solito non accade a meno che non ci sia anche il calciatore. Le parti sono molto vicine, anche se non è stato firmato nulla. Ci sono anche altre squadre, ma il centrocampista spinge per arrivare in Italia.



ALLA FINESTRA


Situazione in stand-by per Hoedt. La Lazio è ferma sulle sue posizioni, 900.000 euro adesso più un bonus di circa 350.000 che scatterà alla prima presenza in biancoceleste. L'Az Alkmaar vuole 400.000 euro di più. Un intermediario ieri ha incontrato i dirigenti olandesi per sbloccare l'operazione. Nonostante la fase di stallo, resta l'ottimismo da parte laziale anche l'allenatore dell'Az rivela: «Lui è fuori rosa, anche perché potrebbe andare via da un momento all'altro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero