Uefa, per il dopo Platini una poltrona per due

Michael van Praag
Sono due i possibili eredi di Michel Platini alla carica di presidente Uefa, nelle elezioni in programma domani, ad Atene, e dopo la rinuncia alla candidatura dello spagnolo Maria...

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Sono due i possibili eredi di Michel Platini alla carica di presidente Uefa, nelle elezioni in programma domani, ad Atene, e dopo la rinuncia alla candidatura dello spagnolo Maria Villar Llona: il numero uno della Federcalcio olandese Micheal Van Praag, 68 anni, che è anche vicepresidente Uefa, e il presidente della Federazione slovena, Aleksander Ceferin, 48 anni, per il quale voterà la federazione italiana. Le elezioni si svolgeranno nel Grand resort Lagonissi, in concomitanza con il 12/o congresso straordinario dell' Uefa. Non c'è un favorito per il dopo-Platini, ma due candidati, che hanno già palesato obiettivi e intenti abbastanza chiari. Lo sloveno Ceferin non è sembrato entusiasta per la nuova formula che rivoluziona l'accesso alla Champions, dicendosi contrariato non tanto per il metodo quanto per la mancanza di «diffusione di informazioni».


«Il problema è che non sapevamo nulla di quanto accadeva, una situazione del genere non deve più verificarsi - ha detto -. È frustrante, per me e per le 55 federazioni associate. Il processo di cambiamento non è da bocciare, ma non è stato comunicato bene. Nessuno sapeva cosa accadeva, né del gruppo che decideva». Il sistema di qualificazione attuale, che costringe una delle squadre di Premier, Liga, Bundesliga e Serie A ad affrontare uno spareggio per entrare a far parte del gruppo di Champions League è il «modello ideale», ha detto Ceferin. L'Uefa, tuttavia, ha annunciato il mese scorso il nuovo sistema d'inserimento delle squadre, più in linea con i potentati del calcio e che rischia di trasformare il più prestigioso torneo continentale in una lega chiusa alle piccole squadre.

In pratica, con la formula che andrà in vigore dalla stagione 2018-'19, le prime 4 del ranking, ovvero Inghilterra, Spagna, Germania e Italia, avranno quattro posti garantiti a testa. Ceferin, in ogni caso, ha ribadito che una Superlega europea per club sarebbe «fuori discussione». «E' una merce di scambio
», ha aggiunto il candidato. Avrebbe l'appoggio di 32 dei 55 membri Uefa, fra cui anche la Figc che, per bocca del presidente Carlo Tavecchio, si era schierata al fianco dello sloveno (fu la prima, assieme a Norvegia, Danimarca, Svezia e Finlandia). «Auspico - disse Tavecchio, alla vigilia dell'Europeo - una larga convergenza su una figura in grado di rappresentare una novità nel modello di governance della confederazione leader del calcio mondiale, proseguendo nella linea di cambiamento che ha già caratterizzato la formazione dei nuovi vertici della Fifa e delle due Confederazioni americane. Il profilo che meglio incarna il proseguimento di questo programma di rinnovamento nelle idee e nelle azioni concrete è quello del giovane e preparato presidente della federazione slovena, Aleksander Ceferin. La Figc lo sostiene con convinzione».


Atteso domani ad Atene anche l'intervento di Michel Platini, presidente uscente e sospeso dalle proprie funzioni per corruzione, che ha ricevuto il permesso dall' Uefa stessa di poter relazionare. È la prima volta che il Comitato etico si esprime positivamente sulla richiesta d'intervento di un ex presidente squalificato con l'accusa di corruzione.
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Il Messaggero