Sono due i possibili eredi di Michel Platini alla carica di presidente Uefa, nelle elezioni in programma domani, ad Atene, e dopo la rinuncia alla candidatura dello spagnolo Maria...
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«Il problema è che non sapevamo nulla di quanto accadeva, una situazione del genere non deve più verificarsi - ha detto -. È frustrante, per me e per le 55 federazioni associate. Il processo di cambiamento non è da bocciare, ma non è stato comunicato bene. Nessuno sapeva cosa accadeva, né del gruppo che decideva». Il sistema di qualificazione attuale, che costringe una delle squadre di Premier, Liga, Bundesliga e Serie A ad affrontare uno spareggio per entrare a far parte del gruppo di Champions League è il «modello ideale», ha detto Ceferin. L'Uefa, tuttavia, ha annunciato il mese scorso il nuovo sistema d'inserimento delle squadre, più in linea con i potentati del calcio e che rischia di trasformare il più prestigioso torneo continentale in una lega chiusa alle piccole squadre.
In pratica, con la formula che andrà in vigore dalla stagione 2018-'19, le prime 4 del ranking, ovvero Inghilterra, Spagna, Germania e Italia, avranno quattro posti garantiti a testa.
Atteso domani ad Atene anche l'intervento di Michel Platini, presidente uscente e sospeso dalle proprie funzioni per corruzione, che ha ricevuto il permesso dall' Uefa stessa di poter relazionare. È la prima volta che il Comitato etico si esprime positivamente sulla richiesta d'intervento di un ex presidente squalificato con l'accusa di corruzione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero