Fuochi di artificio, coriandoli, inni come nei massimi eventi calcistici internazionali. Tutto ciò ha fatto da cornice alle finali della 33ma edizione del Torneo...
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Accanto al Grifone Monteverde, infatti, vincono nel calcio a 5 “primi calci” l’As Roma, davanti a Spes Artiglio, Ostia Mare e COR; e nel calcio a 7 “pulcini” SVS Roma, davanti a Savio, Romulea e Totti Soccer School. La città eterna per più di un mese ha ospitato il torneo nei cinque impianti della Fondazione Cavalieri di Colombo, presenti nella capitale. In campo circa un migliaio di giovanissimi calciatori, dai 7 ai 14 anni, con tute e colori di 52 squadre e 29 società sportive. Un successo anche di pubblico, gremitissima la tribuna del Centro Sportivo Pio XI, dove l’ ‘Olè’ più forte si è avuto all’estrazione della maglia di Daniele De Rossi, il capitano della As Roma, che in queste ore lascerà la società giallorossa, dove ha sempre militato. A vincerla una mamma juventina, comunque felicissima per il regalo destinato al figlio romanista, e pronta a riconoscere nel capitano giallorosso, campione del mondo nel 2006, un calciatore esemplare in campo sempre disposto a dare il meglio di sé, quei valori che anche il Torneo Galeazzi intende promuovere. La “numero 16” autografa e dedicata agli amici del Galeazzi, assieme a quella della SS Lazio, griffata Ciro Immobile e ad alti premi estratti dagli organizzatori del torneo ha contribuito all’ottima riuscita della raccolta fondi a sostegno dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e dell’Associazione di volontariato “Natale 365”. “È andata molto bene, abbiamo avuto molti contatti nel corso del torneo - spiega l’arch. Enrico Pietro Demajo, direttore della Fondazione Cavalieri di Colombo – siamo soddisfatti per aver dato lustro al torneo, dando accesso a squadre europee, siamo contenti avendo visto divertirsi molti giovani, ed i loro sorrisi dentro e fuori dal campo. Accoglienza ed integrazione ci hanno fatto vincere la partita sociale. È un evento che può crescere ancora negli anni”. Nella giornata finale infatti una ventina di giovanissimi atleti “speciali”, protagonisti della seconda edizione del torneo di calcio integrato intitolato a “Giuseppe De Lillo”, hanno giocato insieme agli altri, ricevendo applausi e consensi per quello che forse è stato il più bel gol di tutto il Torneo Galeazzi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero