Al via le nuove regole, occhio ai falli di mano. Nicchi: «Arbitri quasi perfetti»

Marcello Nicchi
Coverciano capitale italiana del calcio anche grazie all’introduzione tra 12 mesi della “Var Room”. Il Var, in azione da due stagioni, non più sui singoli...

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Coverciano capitale italiana del calcio anche grazie all’introduzione tra 12 mesi della “Var Room”. Il Var, in azione da due stagioni, non più sui singoli campi ma in un centro di controllo assemblato appunto a Firenze. «La struttura porterà grandi benefici e migliorerà notevolmente la classe arbitrale. Sarà un centro di circa 1100 mq, con più potenzialità di utilizzo. Ci saranno otto sale Var (i Vor) da 7 postazioni, con persone dedicate solo al fuorigioco, 4 sale con le classiche 4 postazioni e una stanza polifunzionale (già predisposta per creare altre due sale Var) destinata a riunioni e attività di supervisione, perché l’obiettivo è fare un confronto subito al video». Queste le parole di Nicola Rizzoli ieri mattina a margine della lunga giornata dedicata alle nuove regole del gioco e all’incontro con gli addetti ai lavori. Tante novità, ma quelle che faranno più discutere sono quelle del fallo di mano in area di rigore e del comportamento che dovranno tenere i portieri sui penalty.

MENO DISCREZIONALITÀ

Rizzoli ha tenuto a precisare che con queste nuove direttive «si tende a rendere tutto più oggettivo restringendo il campo della discrezionalità arbitrale». Sul fallo di mano la postura del braccio e l’ampiezza diventeranno criteri determinanti anche se la palla impatterà prima su una parte del corpo, a meno che non sia il calciatore in possesso a tentare la giocata (esempio colpo di testa e poi braccio). Sul calcio di rigore almeno un piede del portiere dovrà restare sulla linea e ci sarà grandissima attenzione per tutti i giocatori che entreranno nei 16 metri prima dell’esecuzione. Prepariamoci a veder ribattere tanti penalty... Tra gli altri cambiamenti, da segnalare i cartellini anche per allenatori, dirigenti e altri componenti della panchina. In caso di sostituzione, per evitare perdite di tempo bisognerà uscire dal campo dal punto più vicino e non dalla linea mediana. Il presidente federale Gravina ha detto: «Ci aspetta un’annata avvincente: il ritorno di allenatori come Conte e Sarri, insieme all’arrivo di giocatori come Ribery e de Light rappresentano un bellissimo spot per il nostro calcio». Infine il presidente degli arbitri, Marcello Nicchi: «Siamo vicini alla perfezione. Gli arbitri hanno lavorato tanto e sono preparati per questa stagione contrassegnata dalla tecnologia e dalle nuove regole. Una Frappart anche in Italia? Mi auguro avvenga entro due o tre anni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero