MENO DISCREZIONALITÀ
Rizzoli ha tenuto a precisare che con queste nuove direttive «si tende a rendere tutto più oggettivo restringendo il campo della discrezionalità arbitrale». Sul fallo di mano la postura del braccio e l’ampiezza diventeranno criteri determinanti anche se la palla impatterà prima su una parte del corpo, a meno che non sia il calciatore in possesso a tentare la giocata (esempio colpo di testa e poi braccio). Sul calcio di rigore almeno un piede del portiere dovrà restare sulla linea e ci sarà grandissima attenzione per tutti i giocatori che entreranno nei 16 metri prima dell’esecuzione. Prepariamoci a veder ribattere tanti penalty... Tra gli altri cambiamenti, da segnalare i cartellini anche per allenatori, dirigenti e altri componenti della panchina. In caso di sostituzione, per evitare perdite di tempo bisognerà uscire dal campo dal punto più vicino e non dalla linea mediana. Il presidente federale Gravina ha detto: «Ci aspetta un’annata avvincente: il ritorno di allenatori come Conte e Sarri, insieme all’arrivo di giocatori come Ribery e de Light rappresentano un bellissimo spot per il nostro calcio». Infine il presidente degli arbitri, Marcello Nicchi: «Siamo vicini alla perfezione. Gli arbitri hanno lavorato tanto e sono preparati per questa stagione contrassegnata dalla tecnologia e dalle nuove regole. Una Frappart anche in Italia? Mi auguro avvenga entro due o tre anni».
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