Da idolo e fomentatore per lo scudetto a precario. La terra che gli trema sotto i piedi, poche certezze di restare eppure Felipe Caicedo va avanti a testa bassa come se niente...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SULLA GRATICOLA
La prestazione coi fiocchi, resta, eccome. Anche se l’ecuadoregno continua ad essere sulla lista dei partenti. E così dall’intera estate, non solo per scelta della Lazio, ma anche sua, sia ben chiaro. Sono stati lui e il suo procuratore che hanno portato la squadra del Qatar che ha offerto soldi, circa 3-4 milioni di euro per il suo cartellino più un bello stipendio di oltre 3 milioni a lui per almeno tre anni, si doveva solo formare, poi però i qatarioti son spariti e nessuno a Formello ne ha saputo più nulla. Si sono affacciati anche club italiani come il Verona, il Genoa e la Sampdoria, ma lui è ancora a Formello ad allenarsi e preparasi per la gara con l’Inter. Potrebbe seriamente giocare titolare anche domenica, visto che Correa avverte dolore ed è in dubbio, e, perché no, salutare tutti il giorno dopo. È possibile, anche se la Lazio, che attende Muriqi, sta riflettendo sul da farsi. In rosa ci sono tanti giocatori e nella lista degli over 22 appena diciassette posti. È necessario fare posto al neo acquisto Andreas Pereira (ieri sbarcato nella capitale e oggi farà le visite mediche, ma è complicato che possa essere disponibile con l’Inter) e il Panterone (uno dei pochi che ha mercato) è il maggior indiziato. Ma più passa il tempo, più la società e Inzaghi hanno dubbi se è il caso di far partire Felipe o orientarsi su altri come Lukaku, forse anche Akpa Akpro (ieri convocato dalla Costa d’Avorio dopo cinque anni d’assenza). La gente ce l’ha nel cuore, lui è pronto a restare e a fare un Caicedo. Come sempre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero