Lazio, Caicedo l’incompreso: è in partenza per far posto ai nuovi

Caicedo (foto Marco Rosi)
di Daniele Magliocchetti
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Venerdì 2 Ottobre 2020, 09:30
Da idolo e fomentatore per lo scudetto a precario. La terra che gli trema sotto i piedi, poche certezze di restare eppure Felipe Caicedo va avanti a testa bassa come se niente fosse. L’ha fatto per tutta la sua carriera, lottando e scalando montagne alte e insidiose, continuerà a farlo finché ne avrà voglia e soprattutto la forza. E con l’Atalanta, titolare all’improvviso per l’infortunio di Correa nel riscaldamento, con carattere e carisma ha cercato di fare altrettanto, tentando di trascinare i compagni, lottando, segnando un gol entrando con tutto il pallone dentro la porta e regalando magie (strepitoso il colpo di tacco che ha mandato Immobile verso la porta), ma non è servito a molto. È stato uno dei pochi, se non l’unico a salvarsi dalla debacle di due sere fa con la formazione di Gasperini. Il solo neo il pessimo rapporto con gli arbitri che, evidentemente, ancora non gli perdonano quanto accadde con la Fiorentina a giugno e quelle parole di Rizzoli sulla “malizia” del giocatore. Con l’Atalanta l’altra sera ha subìto tanti falli, soprattutto quello al limite dell’area, dove Maresca ha fischiato la simulazione. Anche questa una bega.

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La prestazione coi fiocchi, resta, eccome. Anche se l’ecuadoregno continua ad essere sulla lista dei partenti. E così dall’intera estate, non solo per scelta della Lazio, ma anche sua, sia ben chiaro. Sono stati lui e il suo procuratore che hanno portato la squadra del Qatar che ha offerto soldi, circa 3-4 milioni di euro per il suo cartellino più un bello stipendio di oltre 3 milioni a lui per almeno tre anni, si doveva solo formare, poi però i qatarioti son spariti e nessuno a Formello ne ha saputo più nulla. Si sono affacciati anche club italiani come il Verona, il Genoa e la Sampdoria, ma lui è ancora a Formello ad allenarsi e preparasi per la gara con l’Inter. Potrebbe seriamente giocare titolare anche domenica, visto che Correa avverte dolore ed è in dubbio, e, perché no, salutare tutti il giorno dopo. È possibile, anche se la Lazio, che attende Muriqi, sta riflettendo sul da farsi. In rosa ci sono tanti giocatori e nella lista degli over 22 appena diciassette posti. È necessario fare posto al neo acquisto Andreas Pereira (ieri sbarcato nella capitale e oggi farà le visite mediche, ma è complicato che possa essere disponibile con l’Inter) e il Panterone (uno dei pochi che ha mercato) è il maggior indiziato. Ma più passa il tempo, più la società e Inzaghi hanno dubbi se è il caso di far partire Felipe o orientarsi su altri come Lukaku, forse anche Akpa Akpro (ieri convocato dalla Costa d’Avorio dopo cinque anni d’assenza). La gente ce l’ha nel cuore, lui è pronto a restare e a fare un Caicedo. Come sempre.
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