La stagione era cominciata nel peggiore dei modi: il brutto infortunio a bomber Pavoletti; due sconfitte iniziali in casa contro Brescia e Inter e l'accusa al pubblico di...
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Il boom del Cagliari è arrivato domenica proprio contro la Fiorentina, alla quale 50 anni fa scucì lo scudetto dalle maglie. Un 5-2 scintillante, col gol dell'1-0 di Rog arrivato dopo un'azione di undici passaggi iniziata dall'area di rigore di Olsen. Una medaglia per Maran. Il tecnico trentino, 56 anni, era segnalato in rampa di lancio una decina di anni fa, ma finora è riuscito a cogliere frammenti di gloria solo in provincia. A Varese nel 2012 fece respirare l'aria dei meravigliosi anni 70, sfiorando il ritorno in serie A (finale play off persa contro la Samp). A Catania l'anno successivo stabilì con la coppia argentina dell'allora sconosciuto Papu Gomez e Bergessio il record di punti in A dei siciliani: 56. Poi il Chievo, squadra nella quale spese la maggior parte ella sua carriera di stopper: quattro stagioni finite con l'esonero del 2018, ma ricche di soddisfazioni. Con lui, da Catania a Cagliari, via Chievo, un minimo comune multiplo: il centrocampista argentino Lucas Castro, 30 anni, sempre presente quest'anno nonostante sia partito più volte dalla panchina che dal 1° minuto (7 a 5) ma con già due gol all'attivo valsi 4 punti. Il primo ha steso il Napoli al San Paolo; il secondo è valso l'1-1 col Verona. Del resto, a volte i segreti si annidano nei dettagli e questo Cagliari è tutto da scoprire. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero