Sempre Roma. Sempre il Foro Italico. È passato appena un anno da quando Andy Murray festeggiava il suo 29esimo compleanno alzando al cielo la coppa degli Internazionali Bnl...
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La cavalcata dello scozzese è iniziata proprio agli Internazionali Bnl d'Italia: approfittando di una parabola non proprio positiva di Nole, Andy si inserisce cominciando a vincere e iniziando a rosicchiare il vantaggio del serbo. Dopo la semifinale a Montecarlo e la finale a Madrid, arriva la prima vittoria a Roma, la finale nel Roland Garros e la vittoria a Wimbledon. Poi l'oro olimpico d'estate e l'autunno che porta con sé una serie di vittorie straordinarie: Pechino, Shangai, il 500 di Vienna, Parigi-Bercy e poi il trionfo nel ATP World Tour Finals che lo incorona al vertice. È l'anno migliore di tutta la sua carriera tennistica.
Poi arriva il 2017. Perde in finale contro Djokovic a Doha, viene sconfitto agli ottavi all'Australian Open e finisce fuori al primo turno di Indian Wells. Alla serie di sconfitte segue il forfait a Miami a causa di un infortunio al gomito. Torna in campo a Montecarlo dove viene superato al 2° turno da Albert Ramos Viñolas. A Madrid perde (male) contro Coric. A Roma arriva assetato di vittoria: ad attenderlo in campo c'è subito Fabio Fognini.
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Il Messaggero