Boxe, è morto Rubin Hurricane Carter il pugile cantato da Bob Dylan /Video

Rubin Hurricane Carter
Rubin Hurricane Carter, il pugile 76enne cantato da Bob Dylan nel 1975 e portato sul grande schermo da Denzel Washington nel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Rubin Hurricane Carter, il pugile 76enne cantato da Bob Dylan nel 1975






e portato sul grande schermo da Denzel Washington nel 1999, si è arreso a un tumore alla prostata.







Nel 1966 venne ingiustamente condannato per triplice omicidio e trascorse 19 anni in carcere.

Sul ring dal 1961 al 1966, peso medio capace di battere anche Emile Griffith, Carter divenne famoso per un caso giudiziario che divise l'America. Nel 1966, come detto, venne accusato di un triplice omicidio dopo una sparatoria nel New Jersey, che gli costò una condanna a due ergastoli.









Gran parte dell'opinione pubblica si schierò dalla sua parte, sostenendo che l'accusa era legata unicamente a motivi razziali. In breve tempo, così, Hurricane diventò il simbolo della lotta alle discriminazioni razziali. Nel 1985 venne scarcerato e nel 1988 caddero tutte le accuse contro di lui.

LA CANZONE E IL FILM

Basandosi sulla sua storia, Bob Dylan, compose la celebre canzone intitolata appunto con il suo soprannome, Hurricane e, come detto, molti anni più tardi anche Hollywood si occupò della sua triste vicenda: nel 1999 uscì un film di Norman Jewison, basato sull'autobiografia dell'ex pugile «The 16yh Round», dal titolo anche questa volta The Hurricane, interpretato da Denzel Washington, che per la

sua performance ricevette una nomination agli Oscar. Carter viveva da anni Canada dove si occupava della sua associazione Innocence International a favore delle persone

in prigione perchè 'vittimè di errori giudiziari. Della sua vicenda Carter era solito dire che «avevano incarcerato il mio corpo, ma non sono mai riusciti a farlo con la mia mente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero