Si è concluso il torneo di pallacanestro giovanile che da undici edizioni porta a Roma squadre da tutta Europa e non solo. Dalla Spagna alla Georgia, dalla Lettonia a...
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IL BILANCIO
«Il momento di difficoltà in cui versa la nostra Capitale è evidente - dice Picardi - ma la città eterna è un biglietto da visita che ci permette di avvicinare il meglio del basket giovanile in un contesto che consente alla pallacanestro romana di vivere 4 giorni di sport ed integrazione ad altissimo livello. Punteremo, come sempre, a migliorarci, a spingerci oltre e ringrazio lo staff che come ogni anno si impegna già dall’estate per curare dettagli e particolari. Complimenti a tutti i partecipanti di quest’ultima edizione che ha visto prevalere nella categoria U15 Accademia Basket Altomilanese e nell’U13 la DBS Roma. Abbiamo premiato i talentuosi Marco Dell’Acqua (U15) e Giovanni Granai (U13) come MVP tuttavia sentiremo parlare nei prossimi anni anche di altre ottime individualità che hanno calcato il parquet dell’undicesima edizione». Il torneo si è svolto nelle palestre del quadrante sud della Capitale, attraversando alcuni quartieri. Da Acilia a Spinaceto, passando per il Torrino. Il clou si è svolto proprio ad Acilia nella palestra di San Leonardo. Un torneo, quello di In to Rome 2020, che in una delle sue prime edizione lanciò Luka Doncic, oggi ai Dallas e considerato uno degli astri nascenti europei in America.
IL RICORDO
«Ricordo perfettamente Doncic giocare quella finale in cui realizzò 54 punti - aggiunge Picardi - pochi mesi dopo a luglio firmò con il Real Madrid. Erano in tanti quell’anno a chiederci i video della finale per vedere il campione in azione». Appuntamento, dunque, al prossimo anno con le giovani promesse del basket che saranno i campioni di domani. Anche oltre oceano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero