L’Italia chiamò. Rischia di rimanere solo un passaggio del nostro inno nazionale o un bel tweet di Gigi Datome scritto a settembre prima della partita contro la...
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DUE SU QUATTRO
A quanto sembra, Milano dovrebbe concedere un paio di giocatori sui quattro, cinque papabili. Uno tra Della Valle e Cinciarini e un altro tra Burns, per mesi un pilastro degli schemi di coach Sacchetti, e Jeff Brooks, divenuto italiano a settembre e entrato a pieno titolo tra i convocati azzurri. Un giocatore sul quale anche la Federazione fa molto affidamento, anche in virtù delle sicure assenze di Gallinari e Belinelli impegnati in Nba e Datome, Melli e Hackett che Fenerbahce e Cska Mosca non lasceranno partire visti gli impegni in Eurolega. Sicuri assenti in maglia giallo verde saranno Gudaitis e Kuzminskas, che quindi resteranno a disposizione di Pianigiani. Nella lista dei quindici, diramata ieri sera, figurano due ex Olimpia, Kalnietis e Maciulis. A proposito di coincidenze, il 29 novembre è in programma Turchia-Spagna, altra partita vitale per la qualificazione alla Coppa del Mondo. Ironia della sorte, lo stesso giorno si gioca Darussafaka contro Gran Canaria, il giorno dopo il Barcellona ospita il Fenerbahce e l’Efes il Baskonia a Istanbul. Insomma, affari turco spagnoli in nazionale, ma anche tra i club. Capitan Datome sostiene da tempo che un giocatore deve avere la possibilità di giocare sia col club, che con la sua nazionale, senza essere costretto a scegliere. Basti pensare al caso della Slovenia campione d’Europa in carica che molto probabilmente non giocherà i Mondiali perché, tra Nba e Eurolega, non ha mai potuto contare sui suoi migliori giocatori. La diatriba, purtroppo, prosegue.
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Il Messaggero