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Prima del fischio d’inizio del match, Toma Basic era tra i dubbi di Sarri e si è visto perché. L’ingresso del croato è stato determinante. Tanta corsa e punizione-cioccolatino per la testa di Acerbi sul momentaneo 4-3. Soddisfatto? No. Il numero 88 mette la squadra dinanzi a sé: «Per essere onesto non è importante il mio assist se non sono arrivati i 3 punti. Questo però è il calcio. Non è la prima né sarà l’ultima volta che accadrà una cosa del genere». Ebbene sì, perché la Lazio ha abbassato la guardia sul più bello. Un po’ come a Bergamo, che assaporava la vittoria, ma alla fine niente da fare: «È stato un déjà vu come con l’Atalanta, abbiamo subito gol all’ultimo secondo».
Eppure Toma aveva avvertito i suoi compagni prima di arrivare all’Olimpico: «È stata una gara difficile proprio come pensavo. Questo 4-4 non è semplice da accettare per noi. La squadra ha dimostrato energia per rimontare creando molte chance e questo è importante». Il classe ’96 parla già da veterano nonostante sia uno degli ultimi arrivati: «Ora dobbiamo essere tutti uniti, è semplice. La cosa buona del calcio è che si può cambiare tutto in pochi giorni e la prossima chance ce l’avremo con la Sampdoria». E se qualche cambio a Marassi ci sarà, la sensazione è che riguarderà proprio il giovane veterano Toma.
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