Balotelli: «Non ho paura di fallire a Brescia». Cellino: «Mario scelta tecnica, non per vendere abbonamenti»

Balotelli: «Non ho paura di fallire a Brescia». Cellino: «Mario scelta tecnica, non per vendere abbonamenti»
«Paura di fallire ne ho zero, sembra che ne abbiate di più voi che fate domande che non io...». Così Mario Balotelli si presenta al Brescia, la sua nuova...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Paura di fallire ne ho zero, sembra che ne abbiate di più voi che fate domande che non io...». Così Mario Balotelli si presenta al Brescia, la sua nuova squadra. «Avevo conosciuto Cellino ai tempi dell'Inghilterra - ha detto l'attaccante, nel corso della conferenza stampa al fianco di Massimo Cellino - Non è stato poi così difficile scegliere di venire a Brescia: questa è la mia città, posso dare molto di più qui». Quanto al rapporto con il ct azzurro Mancini, «mi ha chiamato per il mio compleanno»


«Con Mancini il ritorno in azzurro dipende da me. Prima, non era così. Perchè l'attuale ct è giusto...Sono venuto a Brescia perché è la mia città, ma anche perchè voglio ritrovare la nazionale e andare all'Europeo: se succede bene, se non succede...», ha aggiunto l'attaccante a Sky. «Tanti dicono che sono matto, ma se chiedete ai miei compagni nello spogliatoio, non ce ne è uno che mi odi».

«L'ho preso perché mi piace a livello fisico e tecnico, non perché dovevo vendere degli abbonamenti in più». A parlare è il presidente del Brescia, Massimo Cellino, nel corso della conferenza stampa di Mario Balotelli. «Il nostro fine è quello di giocare bene e non vorrei che Mario si sentisse troppo sotto pressione per una scelta del genere. In campo si va in 11, vincono e perdono le squadre e non il singolo», aggiunge Cellino.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero