Atalanta, Gasperini raggiante: «Consapevoli della nostra forza»

Atalanta, Gasperini raggiante: «Consapevoli della nostra forza»
«Le due squadre erano qualificate, l'abbiamo interpretata bene osando quando dovevamo e poi bloccando la partita». Gian Piero Gasperini è raggiante per la...

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«Le due squadre erano qualificate, l'abbiamo interpretata bene osando quando dovevamo e poi bloccando la partita». Gian Piero Gasperini è raggiante per la vittoria sul Lione col passaggio ai sedicesimi di Europa League da primi: «In qualche occasione potevamo trovare qualche appoggio migliore per ripartire ed essere più ficcanti, ma comunque la serata è stata una presa di coscienza della nostra forza», ha proseguito il tecnico dell'Atalanta. Che ora vive di certezze: «Per il sorteggio restiamo alla finestra, ma abbiamo fatto un girone indimenticabile e ne siamo molto soddisfatti. Giocare contro di noi è davvero difficile per tutti». Sul perché della differenza di rendimento col campionato, Gasperini è netto: «Ho la sensazione che sia il più difficile di tutti, perché in Europa non troviamo squadre così chiuse e possiamo esprimerci al meglio». Segue l'analisi della partita: «Siamo partiti con un assetto molto offensivo lasciando un pò scoperte le fasce per ottenere la superiorità in mezzo. Una volta in vantaggio abbiamo deciso di gestire e chiudere». Quanto al Lione, il suo allenatore Bruno Genesio non nasconde l'amarezza: «Mi ha deluso il primo tempo, in cui eravamo troppo intimoriti e difettavamo nel movimento. Nel secondo, invece, abbiamo creato qualche occasione senza però sfruttarla». A bocce ferme, una disamina impietosa: «È stata una partita chiusa con poche chance da ambo le parti, però noi solo nel finale siamo riusciti a mettere sotto pressione l'Atalanta che non è mai andata in superiorità numerica», continua il tecnico dei francesi. «Siamo decisamente delusi perché comunque era in palio il primo posto - chiude -. Abbiamo corso tanto, i giocatori erano allenati, abbiamo avuto subito la possibilità di passare all'inizio e invece ci sono riusciti gli altri».
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Il Messaggero