Arbitri, a Udine torna l'idea della sudditanza psicologica

Arbitri, a Udine torna l'idea della sudditanza psicologica
Nel fine settimana più caldo per l’Aia, il campo (che è fuori dal nuovo caso oggetto di indagine delle Procure, sia della Repubblica che Federale) non regala...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Nel fine settimana più caldo per l’Aia, il campo (che è fuori dal nuovo caso oggetto di indagine delle Procure, sia della Repubblica che Federale) non regala momenti di tranquillità. Anzi, ieri alcuni dirigenti rispolverano vecchi argomenti di sudditanza psicologica che la Juventus avrebbe tentato di mettere in atto con Chiffi. Accuse pesanti, quella del DG dell’Udinese Pierpaolo Marino, uomo e dirigente navigato, che si è rivolto alla Juve per un atteggiamento che, a suo dire, nell’intervallo avrebbe potuto condizionare Chiffi. Arbitro che, poi, avrebbe concesso una punizione alla Juventus (dalla quale poi scaturisce il netto fallo di mano di De Paul in area di rigore) invertendo la paternità del fallo. Giudizio che, però, non trova riscontro nelle immagini, che dimostrando come Cuadrado in realtà arrivi un attimo prima sul pallone nel contrasto con Stryger. Perplessità le ha suscitate ieri anche Parietto, al quale Rizzoli ha affidato un delicato Sassuolo-Atalanta, gara che si sapeva potesse essere decisiva per l’assegnazione dello scudetto all’Inter.

Proteste atalantine per l’espulsione di Collini, che interrompe la corsa di Bogà uscendo fuori dall’area, commettendo fallo. Le proteste nascono per il colore del cartellino, che Pairetto vede rosso mentre altri (var compreso) vedono più giallo. Inutile l’OFR con Pairetto che, come Orsato, respinge infastidoto quasi la segnalazione del collega davanti al video. Segnale, ancora, che alcuni direttori di gara soffrono troppo i “suggerimenti” del collega. Pairetto, poi, non convince neppure nella concessione del calcio di rigore al Sassuolo, perché la spinga che subisce Traorè è davvero lieve e non giustifica la caduta del calciatore neroverde. Che il torinese non era in giornata si ha conferma nel f inale, quando concede un altro rigore, stavolta all’Atalanta, per una spinta (reciproca) tra Muriel e Marlon, che alla fine si becca il secondo giallo e viene espulso. A proposito di spinte, il debuttante Dionisi ne lascia correre una (tanto per parlare di uniformità di giudizio...) su Vignato, in un’azione che poteva anche portare al calcio di rigore. Punizione, questa, negata anche quando De Silvestri rifila una manata a Caceres in area rossoblù. Bene Giacomelli all’Olimpico di Roma: concessi due rigori per così dire...solari.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero