Tavecchio confermato in Figc E' presidente con il 54,03% Sconfitto Abodi con il 45,97%

Tavecchio confermato in Figc E' presidente con il 54,03% Sconfitto Abodi con il 45,97%
Carlo Tavecchio è stato confermato alla presidenza della Figc.  Alla terza votazione ha raggiunto il quorum del 50+1: 54,03%. Sconfitto Abodi che ha ottenuto il 45,97%...

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Carlo Tavecchio è stato confermato alla presidenza della Figc.  Alla terza votazione ha raggiunto il quorum del 50+1: 54,03%. Sconfitto Abodi che ha ottenuto il 45,97% dei voti. 


«Do atto al mio sfidante della sua correttezza, dico che normalmente in questi casi o ci si divide. Ma con la stessa forza con cui ci si divide bisogna trovare la forza di unirsi» le parole di un Tavecchio commosso e in non perfette condizioni di salute. 

SECONDA VOTAZIONE
Si è conclusa con un nulla di fatto la prima votazione per l'elezione del presidente federale. Non è stato raggiunto il quorum necessario: 53,70% per Tavecchio, che ha perso 13,45 voti, e 45,41% per Abodi. Schede bianche: 4,55 pari ad un ascheda bianca della Lega di Serie A e una della Lega Pro. Ora si procederà ad una terza e con ogni probabilità ultima votazione dove sarà necessario il 50% + 1. 

PRIMA VOTAZIONE
Si è conclusa con un nulla di fatto la prima votazione per l'elezione del presidente federale. Non è stato raggiunto il quorum necessario: 56,49% per Tavecchio e 42,91% per Abodi. Schede bianche: 3,09 ossia il corrispondente ad un voto della Lega di serie A. Ora si procederà ad una seconda votazione dove saranno necessari i due terzi dei voti. 

Aperti in orario i lavori dell'Assemblea elettiva della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Presidente dell'assemblea è stato nominato il segretario del Coni Fabbricini. Annunciato il raggiungimento del quorum necessario.

Il primo intervento è del Presidente del Coni Giovanni Malagò.
«Felice di essere qui nell'assemblea della Federazione sportiva più importante dello sport italiano. Dispiace che non ci sia unità di candidature, nonostante gli sforzi fatti nelle scorse settimane. Un candidato unico può portare avanti le istanze di tutte le componenti, come ho fatto io il giorno dopo la mia elezione e come serve per fare le riforme. Sul piano sportivo,è stato certificato dall'Istat, che non si è mai fatto tanto sport come nel 2016, con dati migliori del 2015 e del 2014. È ne siamo orgogliosi, perché ci siamo massacrati nello spiegare come sia importante B fare sport, al di là dei risultati sportivi. È colgo l'occasione per fare i complimenti a Sofia Goggia per aver vinto due volte sulla stessa pista in Coppa del Mondo».
 
SUL PRESIDENTE DELLA LEGA DI A
«Il calcio è il motore di tutto questo, ai cui numeri mi devo genuflettere. Il presidente del Coni, davanti a questi, deve avere dei diritti ma anche dei doveri. Mi dispiace che la componente che traina il calcio non ha trovato un presidente. Mi dispiace perché in questo fine settimana abbiamo fatto le elezioni di 21 comitati e altre decine di elezioni e soltanto la serie A non ha tagliato questo traguardo è questo non va bene. Li invito a fare le elezioni entro il 15 marzo, perché si sa che questa è la linea di margine. È noi dobbiamo vigilare su questo, è un nostro dovere. Speravamo in un candidato unico, ma chiunque vincerà non dovrà restare nel suo ambito nelle sue posizioni, commettendo l'errore di restare chiuso nel suo recinto. Sarebbe il più be segnale che può dare il calcio».

Il numero uno del Coni, dopo il suo intervento, ha lasciato l'Hotel Hilton. Visibilmente arrabbiato ha continuato ad insistere sulla mancata elezione del presidente della Lega di serie A. Una grave mancanza secondo Malagò. 


«Il mio futuro? Domani è il mio compleanno e farò una partita di calcetto. Poi devo capirlo, mi sono dimesso e ho sempre rispettato i miei impegni. Gran parte del futuro è nelle mie mani e un altro pezzo è in chi deve valutare la mia competenza, magari non in questo sistema ma in un altro contesto». Andrea Abodi non nasconde l'amarezza per la sconfitta nella corsa alla presidenza Figc. «Adesso inizia un'altra vita - ha aggiunto - auguro a Carlo (Tavecchio, ndr) e alla Federazione di fare tesoro anche di questo confronto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero