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Un regalo più bello di così non poteva farselo. Nel giorno del suo trentesimo compleanno Antonella Palmisano si mette al collo la medaglia d’oro olimpica nella 20 chilometri di marcia. E le Olimpiadi si inchinano all’Italia che, 24 ore dopo Massimo Stano, concede il bis nella stessa gara al femminile.
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Un oro pesantissimo perché permette all’Italia di eguagliare il record assoluto di 36 medaglie (Roma 1960 e Los Angeles 1932) ai Giochi e di pareggiare anche gli 8 ori di Rio 2016, ultimo dettaglio che mancava per sancire come trionfale la spedizione azzurra in Giappone.
A Sapporo è ancora la Puglia che trionfa. Stano è barese, Antonella è tarantina, di Mottola. Entrambi si allenano a Castelporziano con il guru della marcia Patrick Parcesepe, vincitore morale di questi Giochi. Un bella “vendetta” per la Palmisano che a Rio era finita quarta e adesso si prende la medaglia, anche con gli interessi.
Un dna sportivo al 100% - papà amante del motocross, la mamma giocava a pallavolo - e un diploma in grafica pubblicitaria che probabilmente, come forma mentis, l’aiuta a essere creativa in gara. Come ha fatto oggi quando ha inventato l’azione decisiva che ha staccato le avversarie.
Dopo le Olimpiadi di Rio, parlando a caldo, disse di aspettarsi una proposta da parte del suo fidanzato. E la proposta arrivò all’aeroporto di Fiumicino: Lorenzo Dessi, il partner, si fece trovare inginocchiato su tappeto rosso con un mazzo di fiori e l’anello. E’ diventato suo marito nel 2018. L’abito da sposa di Antonella lo ha cucito tutto sua madre, che fa la sarta.
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Il Messaggero