Roma, Abraham in crisi e Mourinho lo difende: «Magari lo stadio fischiava me». Con la Samp è stato il peggiore in attacco

L'inglese contro la Samp ha effettuato due tiri in 58 minuti

Roma, Abraham in crisi e Mourinho lo difende: «Magari lo stadio fischiava me». Con la Samp è stato il peggiore in attacco
Tammy Abraham: la crisi è aperta. Non sono servite nemmeno le due settimane di sosta e il lavoro a stretto contatto con José Mourinho a migliorare la situazione....

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Tammy Abraham: la crisi è aperta. Non sono servite nemmeno le due settimane di sosta e il lavoro a stretto contatto con José Mourinho a migliorare la situazione. L’inglese contro la Sampdoria è apparso disorientato, impreciso e inconsistente. Ha faticato per tutti i 58 minuti che è rimasto in campo, in totale ha realizzato due tiri che nemmeno sono finiti nello specchio della porta. Un disastro. Basti pensare che Dybala ne ha totalizzati ben 7 di cui uno è finito nello specchio, meglio di Tammy anche Pellegrini (3 e 1), El Shaarawy (4 e 3) e Solbakken che ha messo a segno anche un assist. Insomma, Abraham non è più quello della scorsa stagione quando era diventato capocannoniere della squadra con i suoi 27 gol. Avrebbe dovuto confermarsi, invece, ha tradito le aspettative senza un apparente motivo. Addirittura, Mourinho non riesce a spiegarsi cosa stia succedendo, ieri nel post partita ha provato anche difenderlo nonostante la prestazione sia stata palesemente insufficiente: «I fischi a volte sono dubbi, non so se fossero per lui o per me per il cambio. Magari c'era una percentuale di gente che fischiava lui e altri me. Gli attaccanti, anche se noi diciamo sempre che non è solo una questione di gol, vivono per il gol ed è molto importante per la loro autostima. E lui non li sta facendo.

 

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Magari soffre per questo, ma vinciamo insieme e perdiamo insieme. Ha fatto il suo, dopo è entrato Belotti fresco senza il pericolo del secondo giallo come Abraham». Difesa obbligata anche perché José non può permettersi di perdere un titolare (?) in un momento così delicato della stagione con la corsa Champions ancora aperta e la possibilità di arrivare in finale di Europa League. Forse, le distrazioni di Tammy sono legate al futuro che potrebbe essere lontano da Roma. Lo ha lasciato intendere in una recente intervista: «Ritorno al Chelsea? Mai dire mai. Il calcio non ha luogo, può essere ovunque. Forse resterò alla Roma per i prossimi dieci anni, o forse no». In Inghilterra ci sono club pronti a ingaggiarlo come Aston Villa e Manchester United, in Italia invece ci sarebbe il Milan ma al momento è tutto bloccato. A giugno la Roma lo avrà a bilancio a circa 24 milioni, questo significa che rivendendolo a 40 (la stessa cifra a cui è stato acquisto) la plusvalenza sarebbe di 16 milioni. Per niente male considerando la pessima stagione che sta conducendo. Tiago Pinto, però, ha fissato il prezzo a 50/55, magari qualcuno dalla Premier sarà disposto a spenderli.

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Il Messaggero