Tammy Abraham: la crisi è aperta. Non sono servite nemmeno le due settimane di sosta e il lavoro a stretto contatto con José Mourinho a migliorare la situazione. L’inglese contro la Sampdoria è apparso disorientato, impreciso e inconsistente. Ha faticato per tutti i 58 minuti che è rimasto in campo, in totale ha realizzato due tiri che nemmeno sono finiti nello specchio della porta. Un disastro. Basti pensare che Dybala ne ha totalizzati ben 7 di cui uno è finito nello specchio, meglio di Tammy anche Pellegrini (3 e 1), El Shaarawy (4 e 3) e Solbakken che ha messo a segno anche un assist. Insomma, Abraham non è più quello della scorsa stagione quando era diventato capocannoniere della squadra con i suoi 27 gol. Avrebbe dovuto confermarsi, invece, ha tradito le aspettative senza un apparente motivo. Addirittura, Mourinho non riesce a spiegarsi cosa stia succedendo, ieri nel post partita ha provato anche difenderlo nonostante la prestazione sia stata palesemente insufficiente: «I fischi a volte sono dubbi, non so se fossero per lui o per me per il cambio. Magari c'era una percentuale di gente che fischiava lui e altri me. Gli attaccanti, anche se noi diciamo sempre che non è solo una questione di gol, vivono per il gol ed è molto importante per la loro autostima. E lui non li sta facendo.
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Magari soffre per questo, ma vinciamo insieme e perdiamo insieme.