Svegliarsi con “Viva la vida” dei Coldplay: è questo il consiglio che emerge da uno studio commissionato da Spotify, la nota applicazione che riproduce brani musicali, e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La canzone della pop band inglese in realtà occupa il primo posto di un’ideale classifica di 20 canzoni, una vera e propria playlist, con cui viene raccomandato di cominciare la giornata. All’elenco è stato dato il significativo nome di “Wake up”, ossia svegliarsi. Come criterio di scelta per individuare le canzoni più adatte, Spotify e il professor Greenberg hanno tenuto conto del testo, che esprima un messaggio positivo; del ritmo in crescendo, ma senza un inizio troppo vigoroso; un tempo tra i 100 e i 130 battiti per minuto.
«Alzarsi la mattina è duro, – spiega il dottor Greenberg – un’autentica lotta, se non proprio una battaglia, per passare dalla sonnolenza e dal torpore alla prontezza di quando si è attivi e in procinto di lavorare. La scienza ci mostra che la musica influisce su di noi in modi diversi, a livello emotivo, fisiologico e cerebrale. La musica migliore, come nel caso di “Viva la vida” dei Coldplay, con la sua energia positiva e il suo impeto, può concretamente aiutare ad alzarsi, caricandoci di energia per affrontare la giornata al meglio».
Oltre al brano della band guidata da Chris Martin, tratto dall’album omonimo del 2008, nella classifica figurano, in quinta posizione, “Wake me up” di Avicii e in ottava “Wake up” degli Arcade Fire, entrambe dai titoli espliciti. Al quindicesimo posto troviamo “Rather be”, del quartetto elettronico inglese Clean Bandit, subito seguita da “Walking on sunshine” di Katrina&TheWaves. Tra gli altri pezzi, “Can’t sleep love” del gruppo a cappella texano Pentatonix (sesto posto), “Confident” di Demi Lovato (settima posizione) e “Money on mind” di Sam Smith (decimo posto). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero