Tullio Solenghi: «Porto in scena il genio di Woody Allen. Il bello della comicità? Un pubblico trasversale»

di Caterina Carpanè È un inedito Tullio Solenghi quello in scena con "Dio è morto e neanch'io mi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

di Caterina Carpanè

È un inedito Tullio Solenghi quello in scena con "Dio è morto e neanch'io mi sento tanto bene”, il reading che raccoglie alcune delle battute più formidabili, ironiche e taglienti di Woody Allen. Accompagnato dall’Ensemble del maestro Alessandro Nidi, il comico porta sul palcoscenico brani tratti non solo dai film del genio americano, ma soprattutto aforismi tratti dai libri del regista newyorchese. In occasione dello spettacolo al Teatro Romano di Verona, durante il Festival della Bellezza, Solenghi racconta a ilmessaggero.it il suo legame con Allen, ne svela le analogie con il suo lavoro e spiega cos’è per lui la bellezza della comicità, ricordando sempre i suoi storici compagni di avventura, Massimo Lopez e l’indimenticata Anna Marchesini.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero