La Maniera (l'arte dopo la Transavanguardia), i poli opposti (astrazione e realismo) e l'estetica paradisiaca. Sono questi i tre poli rappresentativi dell'Esposizione...
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presso il Padiglione Centrale all’Università di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Ingegneria Civile ed Industriale. A dirigere l'evento il professor Daniele Radini Tedeschi autore di monografie e cataloghi ragionati su importanti artisti del Rinascimento e del Barocco: «Una volta aveva senso il mercato- spiega Radini Tedeschi- ma oggi, con la crisi, la società appare disinteressata ad acquistare l’opera e preferisce solo vederla, perciò è necessaria una nuova iconografia: è lo stesso passaggio, ma inverso, di quello che avvenne dalla pittura murale degli affreschi a quella commerciale da cavalletto. Ciò che urge non è lanciare un’avanguardia ma registrare una nuova estetica. La Tiltestetica ( titolo del volume che accompagnerà la mostra) sta a significare quanto l’arte, dopo gli sconquassi novecenteschi e i vari ritorni all’ordine, viva oggi il suo ingorgo, a cagione delle vigenti estetiche in tilt. L’atto di recuperare un atteggiamento di amore per lo spettatore, in maniera opposta a quanto avvenuto nel Novecento, diviene la base per la riconfigurazione iconografica ovvero per l’Estetica Paradisiaca».
La Triennale sarà inaugurata dal professor Achille Bonito Oliva, grande teorico della Transavanguardia e celebre curatore di mostre internazionali, già prosecutore di Giulio Carlo Argan nei volumi di “Storia dell’Arte Italiana”.
Nella giornata di apertura del 6 Giugno (ore 17.00) si terrà tra l'altro il concerto della band Kostabeat di Tony Esposito e Mark Kostabi.
Tra le opere esposte figurano lavori di Ennio Calabria, Andy Warhol, Mario Schifano, Franz Borghese, Piero Pizzi Cannella, Mark Kostabi, Wright Grimani, Marcello Reboani, Baldo Diodato, Francesco Schiavulli e molti altri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero