Marco Paolini domenica a Udine con “Tecno filò” per riflettere su social e internet

Marco Paolini domenica a Udine con “Tecno filò” per riflettere su social e internet
Sarà Marco Paolini il protagonista dell'evento di chiusura della quattordicesima edizione del Festival vicino/lontano di Udine. Domenica alle 21 nella Chiesa di San...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sarà Marco Paolini il protagonista dell'evento di chiusura della quattordicesima edizione del Festival vicino/lontano di Udine. Domenica alle 21 nella Chiesa di San Francesco il drammaturgo, regista, attore e scrittore bellunese proporrà una delle sue ultimissime narrazioni, Tecno filò. Technology and me, una nuova tappa del suo teatro di parola come sempre prodotta da Jolefilm, questa volta dedicata al recupero di una delle più salde tradizioni delle comunità familiari e di paese, il filò serale nel quale i nostri nonni condividevano storie ed esperienze. Contrapposta all'aggregazione di oggi che vive sui social network e le infinite agorà digitali.


«Non sono un esperto di Internet, non sono un utente dei social - spiega Paolini - Non conosco la meccanica quantistica, né le neuroscienze e la fisica, né la robotica e le intelligenze artificiali. Ma tutto questo mi riguarda e mi interessa. So che la mia vita sta cambiando grazie o per colpa delle tecnologie di cui faccio uso anch'io come i miei simili. Provo a riflettere a voce alta su questo mettendo insieme piccole storie unite da un filo di ragionamenti. Una volta, nelle veglie invernali si chiamavano filò le narrazioni degli anziani che raccontavano qualcosa di unico e prezioso. Senza presunzione di riuscirci ritengo necessario provare a narrare il nostro tempo crisalide».


Marco Paolini è attore, autore e regista, dagli anni settanta al 1994 fa parte di vari gruppi teatrali. È in uno di questi, il Teatro Settimo di Torino, che inizia a raccontare storie. Nascono così le sue raccolte, gli Album. Noto al grande pubblico per
Il racconto del Vajont, si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia. Nel 1999 ha fondato la Jolefilm, la società con cui produce tutti i suoi spettacoli e con cui sviluppa la passione per il documentario e il cinema. Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, ha portato quest'arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive. All'aspetto più propriamente sociale della sua poetica, Paolini ha abbinato il recupero in chiave narrativa dei dialetti e della narrativa popolare.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero