Teatro, danza, festival, concerti: sono 500 i nuovi appuntamenti all'Auditorium

Take That, tra gli ospiti del Parco della Musica
Più di cinquecento appuntamenti tra concerti, spettacoli, conferenze, incontri e 11 tra festival e rassegne: il cartellone messo a punto dalla Fondazione Musica per Roma...

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Più di cinquecento appuntamenti tra concerti, spettacoli, conferenze, incontri e 11 tra festival e rassegne: il cartellone messo a punto dalla Fondazione Musica per Roma per la prossima stagione è un fuoco di fila di proposte studiate per accontentare i gusti di ogni tipo di pubblico in ogni stagione.


A fare la parte del leone, ovviamente, i concerti con le grandi star internazionali e italiane del rock, del pop, del jazz fino all' indie rock, alla musica per il cinema e ai lavori sperimentali. Ben Harper, Take That, Tribalistas, Morcheeba, Enrico Rava, Edoardo Bennato, Stefano Bollani, Max Gazzè, Giovanni Allevi, Mario Biondi, Nicola Piovani, Gigi Proietti, Ludovico Einaudi, Goran Bregovic, Giorgio Moroder, i Toto, Brad Mehldau, sono tra i pezzi forti del ricco calendario di eventi che avrà il suo culmine nel  Summer Festival.

Altre novità caratterizzano il programma delle
Stagioni delle arti. Un festival tematico al mese, spettacoli di danza e teatro,lezioni di arte, rock, storia, matematica, filosofia, storia. Si parte a novembre con il festival dell' Economia, a dicembre il Gospel, a gennaio il Flamenco, a febbraio la Danza contemporanea.

Da quest' anno si è aggiunta più la gestione della Casa del Jazz. Un insieme di eventi che premia gli organizzatori: da gennaio a settembre 2018 le presenze sono state 312 mila (+3%) con un incasso totale che segna un +13 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017.

«L'Auditorium come propulsore culturale è cresciuto di anno in anno dallo scetticismo iniziale - ha detto Aurelio Regina, presidente della Fondazione -. Basti pensare che in 17 anni qui si sono svolti più di settemila eventi».

La parola d' ordine, secondo l'amministratore delegato della Fondazione Josè Dosal, è «alzare sempre di più il livello». È un lavoro di oreficeria per proporre un «programma musicale incredibile, trasversale, per tutti i gusti». La sfida è anche «portare l' Auditorium fuori dell' Auditorium», ad esempio con la tournée di questi giorni in Brasile di Ambrogio Sparagna e l'orchestra popolare. «Il cartellone non è completo e prevede soprese nazionali e internazionali», ha anticipato Dosal, sottolineando i due milioni e mezzo di pagine del sito visualizzate finora, la volonta di favorire il turismo musicale, e il sondaggio da cui risulta che la fascia di pubblico più rappresentata è tra i 25 e i 34 anni, «proprio quella che volevamo raggiungere».


L' Auditorium equivale a musica per il 64% degli spettatori mentre il 54% ha notato cambiamenti in meglio negli ultimi due anni. 
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Il Messaggero