Susan Sarandon si scaglia contro Woody Allen. Ospite della sessantanovesima edizione del Festival di Cannes, aperta proprio da Cafe Society, l’ultimo film...
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Gli strali della Sarandon si congiungono idealmente alle parole con cui nel 2014 Dylan Farrow, che Allen adottò negli anni Novanta insieme all’allora compagna Mia Farrow, accusò l’illustre patrigno di averla violentata. “Quando avevo 7 anni Woody Allen mi portò in una stanza, mi disse di stendermi e poi abusò sessualmente di me”, scrisse la donna, oggi trentunenne, in una lettera aperta al New York Times.
Affermazioni che fecero il paio con quanto già sostenuto dalla ragazza nel lontano 1992, quando, sostenuta dall’amore della madre Mia, che negli anni ha scatenato e affrontato un’aspra battaglia legale incapace però di provare la colpevolezza di Allen, decise di dire tutto alle autorità, corredando la sua denuncia con numerosi riferimenti a coccole, tenerezze e a vari comportamenti ambigui tenuti da “papà” Woody “Quelle cose - raccontò ancora Dylan nella sua missiva - succedevano così spesso, così di routine, così abilmente nascoste a una madre che mi avrebbe protetta, che ho pensato fossero normali. Ho pensato che questo era il modo i cui i padri stavano con loro figlie”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero