Susan Sarandon attacca Woody Allen: "Ha molestato la figlia, non posso dire nulla di buono su di lui"

Susan Sarandon e Woody Allen
di Giacomo Perra
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Martedì 17 Maggio 2016, 14:13 - Ultimo aggiornamento: 14:59

Susan Sarandon si scaglia contro Woody Allen. Ospite della sessantanovesima edizione del Festival di Cannes, aperta proprio da Cafe Society, l’ultimo film dell’ottantenne regista newyorchese, l’affascinante attrice statunitense ha attaccato duramente il divo di Manhattan per i presunti abusi sessuali nei confronti della figlia Dylan: “Non ho nulla di buono da dire su di lui - ha affermato l’interprete di Thelma e Louise, giunta in Francia per ritirare un premio per il suo contributo all'industria del cinema e alla causa delle donne -. Credo che abbia molestato una bambina e non penso proprio che questo sia giusto”.
 
Gli strali della Sarandon si congiungono idealmente alle parole con cui nel 2014 Dylan Farrow, che Allen adottò negli anni Novanta insieme all’allora compagna Mia Farrow, accusò l’illustre patrigno di averla violentata. “Quando avevo 7 anni Woody Allen mi portò in una stanza, mi disse di stendermi e poi abusò sessualmente di me”, scrisse la donna, oggi trentunenne, in una lettera aperta al New York Times.
 

 

Affermazioni che fecero il paio con quanto già sostenuto dalla ragazza nel lontano 1992, quando, sostenuta dall’amore della madre Mia, che negli anni ha scatenato e affrontato un’aspra battaglia legale incapace però di provare la colpevolezza di Allen, decise di dire tutto alle autorità, corredando la sua denuncia con numerosi riferimenti a coccole, tenerezze e a vari comportamenti ambigui tenuti da “papà” Woody “Quelle cose - raccontò ancora Dylan nella sua missiva - succedevano così spesso, così di routine, così abilmente nascoste a una madre che mi avrebbe protetta, che ho pensato fossero normali. Ho pensato che questo era il modo i cui i padri stavano con loro figlie”.

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