Era diventato tristemente famoso per essere lo stalker di Sandra Bullock. Ieri Joshua James Corbett ha messo tragicamente fine alla sua travagliata esistenza. Il 42enne si...
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Tutto è iniziato alle 7 del mattino quando i poliziotti hanno bussato alla sua abitazione per eseguire un mandato. Sembra che Joshua non si fosse presentato a un'udienza in tribunale il 23 aprile. La situazione è subito precipitata perché l’uomo si è barricato in casa, minacciando di uccidere i poliziotti. Questi ultimi sono stati costretti a fare intervenire gli Swat, che hanno iniziato subito una trattativa per convincerlo ad arrendersi. Purtroppo, i negoziatori non hanno avuto successo e non sono riusciti a impedirgli di uccidersi. Dall’abitazione non è arrivato nessun sparo, ma una volta penetrati all’interno gli uomini del nucleo speciale hanno trovato Joshua morto a seguito di una ferita autoinflitta.
Joshua James Corbett era diventato noto dopo essere penetrato in casa di Sandra Bullock. Era il 2014 e l’uomo era riuscito ad arrivare fino alla camera da letto dell’attrice, che aveva avuto la prontezza di chiudersi a chiave nell’armadio e di chiamare il 911. La polizia riuscì ad arrestare lo stalker e lo trovò in possesso di una sorta di diario, in cui aveva descritto nei minimi dettagli l’aggressione. Da quanto è emerso dall’analisi del diario, l’uomo non intendeva solo penetrare in casa dell’attrice, ma voleva anche realizzare delle precise fantasie sessuali. Non solo, nella sua abitazione fu ritrovato persino un vero e proprio arsenale di armi illegali. Durante il processo a suo carico, fu riconosciuto affetto da schizofrenia e condannato a 5 anni di libertà con trattamento sanitario mentale obbligatorio. Lo scorso anno Joshua era stato rilasciato dal centro di igiene mentale che seguiva il suo caso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero