Dai buchi neri all’iperspazio, al Maxxi si parla delle assurdità scientifiche nel cinema

Una scena di "Men in Black"
Dai viaggi nei buchi neri ai salti nell’iperspazio, dal ponte di Einstein-Rosen (il wormhole temporale) di “Interstellar” ai design tecnologici dei gadget di...

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Dai viaggi nei buchi neri ai salti nell’iperspazio, dal ponte di Einstein-Rosen (il wormhole temporale) di Interstellar ai design tecnologici dei gadget di Men in Black, dai colonizzatori mandati nello spazio in The Martian ai viaggi nel futuro distopico di Blade Runner, il cinema ha reso credibili con sorprendente docilità le più grandi assurdità fisiche, chimiche, biologiche e matematiche, giocando senza limiti con le scienze naturali. Di questo si parlerà il 19 luglio al Maxxi in un incontro dal titolo “Scientific goofs. Invenzioni e assurdità scientifiche nel cinema”. L'appuntamento è alle 21 alla piazza del Museo, con ingresso libero fino a esaurimento posti). Quali sono le invenzioni più insensate del grande schermo? E quali anche le più sorprendenti premonizioni, come il fax, il cellulare e il computer? Attraverso la compilation di alcune clip, Amedeo Balbi dell’Università degli Studi Tor Vergata, Giuseppe Sindoni dell’Agenzia Spaziale Italiana, e il critico cinematografico Mario Sesti analizzano i flirt irresponsabili e giocosi dell’immaginario cinematografico con l’orizzonte scientifico e dialogano con pubblico e stampa. In collaborazione con Fondazione Cinema per Roma/CityFest e Agenzia Spaziale Italiana.
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Il Messaggero