Castellitto chiude Giffoni Film festival: lavora sul set di “Natale in casa Cupiello”

Sergio Castellitto
«Andare oltre la verità: il cinema è finto ma se bene fatto sembra vero. E spetta poi alla sensibilità di ciascuno che esce dalla sala completarlo. E io...

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«Andare oltre la verità: il cinema è finto ma se bene fatto sembra vero. E spetta poi alla sensibilità di ciascuno che esce dalla sala completarlo. E io realizzo solo quello che mi piacerebbe guardare da spettatore». È il consiglio che il regista e attore Sergio Castellitto rivolge ai filmmaker di domani, concluduendo le Masterclass dell’edizione numero 50 del Giffoni Film Festival. Castellitto, che ha incontrato i ragazzi dopo la visione del film Fortunata, in cui ha diretto Jasmine Trinca e Stefano Accorsi, ringrazia il Festival per l’incontro: «Per un artista - ha detto - parlare di sé e del proprio lavoro è prezioso. Mi permette di storicizzare la mia vita, vederla a due metri di distanza e, mentre ve la racconto, anch’io rileggo un aneddoto e cresco grazie alle vostre domande».

Il regista, attualmente sul set blindatissimo di Natale in casa Cupiello (su Rai Uno in autunno), non ha potuto anticipare nulla sul progetto se non che è in corso, ma si è soffermato su Il cattivo poeta che lo vede nei panni di Gabriele D’Annunzio e arriverà in sala il 5 novembre: «In un’epoca in cui crediamo di essere moderni e a stento siamo contemporanei, leggere i classici è doveroso. Questi miti sono di un’attualità impressionante. Cosa c’è di più utile della poesia? Durante il periodo di chiusura totale - che mi rifiuto di chiamare lockdown - a chi mi chiedeva consigli su attività da fare consigliavo di leggere una poesia al giorno. Ungaretti, Pascoli, Saba… insomma tutti quelli che a scuola non sopportavate, riscopriteli. Perché nella poesia - come nel cinema - c’è il naufragio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero