Una serata da Oscar a Palazzo Barberini, nel cuore di Roma. Direttamente da Hollywood, i vertici dell’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, Dawn Hudson,...
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Per la prima volta in Italia, l’Academy ha organizzato un evento, nella cornice seicentesca di Palazzo Barberini, per celebrare il cinema italiano ed i nuovi membri, scelti quest’anno dalla prestigiosa istituzione americana, che faranno parte dell’ambitissima platea dei votanti i film in corsa per gli Oscar.
Carlo Verdone, Toni Servillo, Giancarlo Giannini e Matteo Garrone sono stati selezionati, per il loro valore artistico di attori e registi, insieme ad altre professionalità del cinema italiano - dai montatori ai produttori, dagli scenografi agli esperti di effetti digitali. Non è mancato all’appuntamento dell’Academy, Carlo Verdone, che si è detto “lusingato, ha contato il mio curriculum e l’ Oscar a Sorrentino ha fatto la differenza”.
Entusiasta e molto elegante Giancarlo Giannini, preceduto dal produttore Toni Renis, in doppiopetto grigio e sneakers. Di una bellezza straordinaria, la statuaria Monica Bellucci, capelli corti pantaloni e giacca neri, “quel che conta di un film è la bellezza e che resti nel tempo” dice sorridente. Una raffica di flash per Kasia Smutniak, accompagnata dal produttore Domenico Procacci.
Luca Zingaretti è casual in blu, stesso colore scelto da Marcello Fonte, protagonista di Dogman. E’ molto emozionata Lina Wertmüller, che il 27 ottobre riceverà l’ Oscar alla carriera. Tra i premi Oscar italiani a sfilare sul carpet d’oro, non mancano il direttore della fotografia Vittorio Storaro, insieme alla figlia, la scenografa Francesca Lo Schiavo, Matilda De Angelis, Giuseppe Tornatore, già membro dell’Academy che confida sorridendo “la procedura di voto è segretissima”. Laura Morante sfila sul carpet con la consueta raffinata eleganza, seguita da Ferzan Ozpetek, mentre Valeria Golino, con vestito colorato a fiori, arriva a braccetto con Valeria Bruni Tedeschi, che indossa scarpa con tacco in tinta con il golden carpet. Alla fine della sfilata, tutti a Palazzo, per una cena a porte chiuse. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero