Ricorrere ad aghi e bisturi con la stessa semplicità di un click su Photoshop. Sottoporsi a punture, trattamenti invasivi e interventi chirurgici non per somigliare a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il film di Beatrice Borromeo è il secondo appuntamento de «Il racconto del reale», il ciclo di Sky Atlantic HD che ogni domenica racconta l'attualità senza mediazioni e mette a fuoco i fatti per capirli davvero, attraverso un linguaggio contemporaneo vicino a quello cinematografico e delle migliori serie televisive. Prodotto da FremantleMedia, «Selfie-surgery - Vorrei essere il mio avatar» è una narrazione in presa diretta delle ferite e delle sorprese che accompagnano molte giovani donne nella ricerca di un nuovo «io» e dei contesti sociali e virtuali in cui tutto ciò avviene. Ragazze che cercando la propria identità, cercano la perfezione del loro avatar digitale rischiando di perdersi mentre cambiano, una dopo l'altra, parti del loro corpo. Protagoniste del racconto di Beatrice Borromeo sono 5 giovani ragazze Italiane poco più che ventenni.
Flaminia che a soli 22 anni ha scelto filler al viso e liposcultura, con il placet della madre che la segue in ogni fase. Marta, originaria della Sardegna che si rifà il naso per potersi finalmente piacere nelle foto postate da amici e conoscenti sui social. Virginia e Jessika, sorelle romane con la passione per la chirurgia plastica, che per il proprio compleanno ricevono ogni anno dalla famiglia in regalo nuovi ritocchi: seno e naso nuovi all'età di 18 anni per la prima, filler e seno ancora più abbondante per i 25 anni della seconda. Infine Lodovica a cui non piace il suo seno, e affronta la chirurgia estetica senza avere nessuno accanto. Il ciclo «Il racconto del reale» prosegue ogni domenica alle 23.15 con altri film documentari che offrono prospettive uniche sulla realtà. Il 27 novembre, «Come è profondo il mare», prodotto dalla 42ø Parellelo di Mauro Parissone, mostra attraverso immagini esclusive dal fondo del Canale di Sicilia un naufragio con gli occhi di chi non ce l'ha fatta. E ancora «Spes contra spem - Liberi dentro», in onda il 4 dicembre: il film di Ambrogio Crespi sul tema dell'ergastolo - attraverso la voce del condannato e dell'amministrazione penitenziaria - porta sullo schermo il senso della pena e della sua espiazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero