Il saggio sulla cucina iglese di George Orwell rifiutato: dopo 70 anni il British Council chiede scusa

Orwell ai microfoni della BBC
A distanza di oltre 70 anni il British Council chiede scusa a George Orwell (1903-1950) per averlo bocciato come critico gastronomico rifiutando un suo saggio sulla cucina...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A distanza di oltre 70 anni il British Council chiede scusa a George Orwell (1903-1950) per averlo bocciato come critico gastronomico rifiutando un suo saggio sulla cucina britannica. All'apice del successo, l'autore di «La fattoria degli animali» e «1984» fu incaricato nel 1946 di scrivere «British Cookery», una monografia per promuovere la cultura culinaria britannica all'estero. Ma una scoperta negli archivi londinesi del British Council ha rivelato che dopo aver commissionato il saggio, l'ente rifiutò di pubblicarlo, spiegando a Orwell che era «problematico» parlare di cibo in «un periodo di razionamento» in seguito alle conseguenze della seconda guerra mondiale. Ma forse i motivi della bocciatura furono altri, soprattutto le malcelate critiche di Orwell verso alcuni piatti tipici della cucina nazionale, compreso il celebrato pudding, la marmellata di arance e il plum cake. Il romanziere non esitò a scrivere di «dieta semplice, piuttosto pesante, forse un po' barbara» a proposito della gastronomia inglese, perchè fino ad allora aveva puntato troppo sullo zucchero e sui grassi animali. Più di 70 anni dopo quella bocciatura, il British Council è «lieto di fare ammenda» per aver rifiutato un saggio del grande scrittore britannico, che ora compare nella sua versione integrale sul sito internet dell'istituzione.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero