Mancano poche ore alla terza serata del festival di Sanremo. Gli Spandau Ballet sono gli attesi superospiti di questo terzo appuntamento. Sul palco anche il duo comico formato da...
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Gli Spandau Ballet Sono gli attesi superospiti della serata a poco più di un mese dal loro annunciato ritorno dal vivo in un tour internazionale che toccherà l'Italia con 5 date nel marzo 2015. Gli Spandau Ballet tornano per quarta volta a Sanremo, e sono entusiasti. «Sanremo è un posto fantastico -dice Tony- e la cosa più importante è il nostro tour che toccherà cinque città (Milano, Torino, Padova e Firenze e Roma, ndr), l'Italia paese ricco di passione, è uno dei paesi dove preferiamo cantare. Il pubblico italiano è sempre stato gentilissimo con noi». La band, riunitasi cinque anni fa, non ama troppo parlare dei problemi che ci sono stati e che hanno portato al loro scioglimento.
«È meglio non parlare dei problemi che ci sono stati, appartengono al passato -dice Gary- ora la cosa importante è che da cinque anni siamo di nuovo insieme». E su come è cambiato il mondo della musica prima e dopo la loro reunion, dicono: «Rispetto a quando nacquero gli Spandau negli anni Settanta ora è diverso, non c'erano internet, i cellulari, ma la musica è grandi testi, grandi sonorità e noi speriamo di proseguire su questa strada adesso che siamo di nuovo insieme».
Luca e Paolo «Stasera al festival canteremo una canzone inedita«: ha detto Luca Bizzarri arrivando con il socio Paolo Kessisoglu al teatro Ariston di Sanremo per le prove dell'esibizione di stasera.
In un'edizione del festival in astinenza da polemiche politiche - o quasi - si aspetta di scoprire che cosa faranno esattamente Luca e Paolo. Nel 2011 cantarono 'Ti sputtanero«, testo di satira politica con richiami alla macchina del fango (nel mirino Berlusconi e Fini, le intercettazioni 'proibitè, il caso Ruby) sulle note di 'In amorè, la canzone con cui Gianni Morandi vinse il festival con Barbara Cola nel '95. Anche stasera, con ogni probabilità, il gioco sarà quello di cambiare le parole di una canzone alla luce dell'attualità.
Le cover in gara Cinque gruppi da 4 canzoni, poi un voto finale per stabilire la regina delle cover.
Progetti futuri «Personalmente non avrei dubbi sul fatto che il prossimo Sanremo debba condurlo Carlo Conti, ma il progetto va condiviso con il motore e l'anima di questo festival». Il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, si sbilancia ma non troppo sul futuro. «Non ci stiamo pensando per ora, ma sarebbe altrettanto ipocrita - sottolinea - se dicessi che l'idea di chiedere a Conti di proseguire quest'avventura non mi balenasse. Ma proprio perchè conosco Carlo, rispondo che dopo il festival ci prenderemo un mese di riflessione». Scherza Conti: «Sì, un mesetto in cui ho solo da tornare all'Eredità, a Si può fare e a preparare Tale e quale show. Ma è questo il bello del mio mestiere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero