Ennio Calabria, la festa per il ritorno del pittore nella Città Eterna

Ennio Calabria, la festa per il ritorno del pittore nella Città Eterna
Suggestioni e giochi di luce. A sessant’anni dalla prima mostra personale nella Città Eterna e a poco più di trent’anni dall’ultima ampia...

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Suggestioni e giochi di luce. A sessant’anni dalla prima mostra personale nella Città Eterna e a poco più di trent’anni dall’ultima ampia antologica romana, va in scena a Palazzo Cipolla “Ennio Calabria. Verso il tempo dell’essere”. Importante omaggio che ben riassume l’opera dell’artista. Una mostra-evento presentata ieri sera ad una sofisticata folla glam. Fortemente voluta dal professor Emmanuele Emanuele, presidente Fondazione Terzo Pilastro, in compagnia dell’elegante consorte Laura, la rassegna comprende un’ottantina di opere, fra quadri e pastelli, tutti centrati sull’intero percorso del grande protagonista della figurazione visionaria. In pratica Calabria interpreta, attraverso il suo pennello, il processo di mutamento della nostra società e dell’uomo contemporaneo indicando, quasi profeticamente, le possibili metamorfosi future. Appena arrivato, l’autore saluta il simpatico collega Ferdinando Codognotto, grande artista del legno. «La mostra è davvero bella - dice Francesco Rutelli - e Calabria mi ha fatto veramente una bella dedica».

 


Tanti i volti noti e appassionati d’arte come il gallerista Tony Porcella, il magistrato Antonio Marini con la moglie Elisabetta e Jas Gawroski. Parla al cellulare l’aristocratico e mecenate Francesco Bilotti Ruggi d’Aragona. E sempre in tema di blasoni appaiono Fabrizio Caracciolo con Guglielmo e Vittoria Giovanelli Marconi. Nella lista dei prenotati si legge anche il nome di Claudio Strinati. Sale le scale Luigi Abete, impegnatissimo al cellulare. La serata è piovosa e molto fredda per cui gli ospiti imboccano di corsa l’entrata del palazzo. Ci sono Gaetano Rebecchini ma anche il giurista Corrado Calabrò, che si copre con un caldo cappello. Maria Teresa Stabile sfoggia un pelliciotto verde con ampi pantaloni e cilindro in tinta. E arriva Eleonora Brown, mitica figlia della Loren ne “La Ciociara”, con il suo meraviglioso sorriso. E ancora Gianni Ietto saluta il professor Enrico Malizia. Passa l’artista Massimo Bomba. Appare la coppia d’oro formata da Novella Calligaris e il compagno Enzo Musumeci Greco, in procinto di festeggiare un’importante ricorrenza della sua storica Accademia d’armi. «Lungo sessant’anni di ricerca - commenta il curatore della mostra Gabriele Simongini - la pittura, per Calabria, ha sempre avuto un potente valore sociale». La kermesse si apre con un quadro quanto mai significativo come “Imponderabile nel circo”, esposto nella prima personale del 1958 e molto ammirato. Curiosita’ per i ritratti: da “Stalin” e “Mao Pianeta” fino a “Italo Calvino. Voglia di eterno”, solo per citarne alcuni, senza dimenticare quello dedicato a Papa Giovanni Paolo II. E si fa tardi ad ammirare i pregiati lavori.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero