Roma, prorogata al 20 febbraio la mostra di Bernini alla Galleria Borghese

Roma, prorogata al 20 febbraio la mostra di Bernini alla Galleria Borghese
La Galleria Borghese ha annunciato la proroga sino a martedì 20 febbraio della  mostra dedicata a Gian Lorenzo Bernini, a cura di Andrea Bacchi e Anna Coliva. Per...

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La Galleria Borghese ha annunciato la proroga sino a martedì 20 febbraio della  mostra dedicata a Gian Lorenzo Bernini, a cura di Andrea Bacchi e Anna Coliva. Per l’occasione, il museo resterà eccezionalmente aperto lunedì 19 febbraio, secondo i consueti orari di visita, mentre il giorno di chiusura settimanale, usualmente il lunedì, sarà invece spostato a mercoledì 21 febbraio. La mostra, organizzata in occasione dei vent’anni dalla riapertura dalla Galleria Borghese con Fendi come partner istituzionale, riprende il discorso critico avviato con l’esposizione Bernini Scultore: la nascita del barocco in Casa Borghese, ospitata presso il Museo nel 1998.


Il tema conduttore della mostra è la Galleria Borghese quale scena privilegiata della scultura di Gian Lorenzo Bernini: il cardinale Scipione, suo primo committente, lo volle autore di gruppi marmorei autonomi, per dare “figura di immaginazione” allo spazio di ogni stanza; il successivo committente, papa Urbano VIII Barberini, lo volle scultore integrato in una costruzione globale dello spazio, che fosse architettura ma al contempo comprendesse dentro di sé luce, colore, figurazione, illusioni dimensionali e proporzionali. La mostra mette l’accento sul Bernini scultore di statue che si misura direttamente con il marmo, partendo dalle opere eseguite in collaborazione con il padre Pietro, fino agli ultimi marmi toccati dal suo scalpello. Tuttavia, una serie di approfondimenti tematici dedicati ad aspetti specifici della sua produzione (la pittura, i putti, i restauri, la realizzazione di un’opera dal disegno, la terracotta, il marmo), consentono di tratteggiare un ritratto di Bernini
“a tutto tondo”, inarrivabile virtuoso dello scalpello ma anche del pennello.


La mostra è articolata in otto sezioni – L’apprendistato con Pietro; La giovinezza e la nascita di un genere: i putti; I gruppi borghesiani; Il restauro dell’antico; I busti; La pittura; Bernini e Luigi XIV; Il mestiere di scultore: i bozzetti – cui si affianca la straordinaria scultura della Santa Bibiana, restaurata in occasione della mostra e che costituisce un caso a sé.
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Il Messaggero