Roma, 'Contrazioni pericolose' dal 21 aprile al Teatro Manzoni

Roma, 'Contrazioni pericolose' dal 21 aprile al Teatro Manzoni
Dopo il grande successo della tournèe di “Mi Piaci perché sei così” arriva la nuova imperdibile commedia di Gabriele Pignotta: "Contrazioni Pericolose" in scena dal 21...

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Dopo il grande successo della tournèe di “Mi Piaci perché sei così” arriva la nuova imperdibile commedia di Gabriele Pignotta: "Contrazioni Pericolose" in scena dal 21 aprile al 17 maggio al Teatro Manzoni di Roma.

La scena è ambientata in un reparto di ginecologia. Una donna ha le contrazioni e sta per partorire. La situazione è concitata: un ostetrico cerca di tranquillizzarla, ma soprattutto cerca di tranquillizzare l'uomo che la accompagna: il marito? No...il fratello? No...il compagno?...non proprio. Un amico speciale, al quale la donna ha nascosto la sua gravidanza!
A volte l'amore è più vicino di quanto si creda.
“Con “Contrazioni pericolose” – commenta Gabriele Pignotta - ho voluto raccontare con disarmante ironia, una piccola grande storia di amicizia tra un uomo (Massimo – Gabriele Pignotta) ed una donna (Martina – Siddhartha Prestinari) entrambi quarantenni, che proprio il giorno del parto di lei, mettono in luce attraverso un lungo dialogo in una stanza del reparto maternità, tutte le loro fragilità e insicurezze. Ecco allora che il “travaglio” di Martina simboleggia anche il “travaglio” di una generazione instabile, immatura, trincerata dietro l'alibi della carriera e dell'ormai irrinunciabile soddisfacimento del proprio io. Così come le contrazioni, che aumentano di ora in ora, altro non sono che “contrazioni esistenziali” che hanno spinto i due protagonisti a limitare al massimo l'esplorazione della loro vita sentimentale e affettiva, per paura di prendere decisioni importanti. Forse solo un ostetrico (Fabio Avaro) che sperimenta quotidianamente la potenza della vita che nasce, potrà aprire gli occhi ai due “amici” spingendoli finalmente verso il senso profondo delle loro esistenze e quel giorno in quella sala parto, sarà proprio una nuova vita a decidere per loro”.
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Il Messaggero