Roberto Ciufoli è Dio nella commedia “Paradiso 2.0”

Fino all'8 sul palcoscenico del Piccolo Eliseo di Roma una commedia che arriva direttamente da Broadway “Paradiso 2.0. Un atto di Dio” di Davide Javerbaum,...

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Fino all'8 sul palcoscenico del Piccolo Eliseo di Roma una commedia che arriva direttamente da Broadway “Paradiso 2.0. Un atto di Dio” di Davide Javerbaum, interpretata dal talento comico di Roberto Ciufoli, che sarà proprio Dio in persona con la regia di Nicoletta Robello Bracciforte.


Sarà un Dio tecnologico e adirato che sarà impegnato  con la creazione di un nuovo universo e con i nuovi 10 comandamenti. Sarà in scena accompagnato da due angeli alati: Gabriele, un tutt’uno con una bibbia di Gutenberg che annuncia il nuovo dettato divino, e Michele che con un microfono intercetta le domande degli spettatori in platea, torna sulla terra per annunciare al Genere Umano i suoi nuovi ordini.

Il testo seppur comico è forte, in quanto non mancano “le domande fondamentali che disegnano il rapporto fra Dio e gli uomini e che risuonano in teatro, domande cariche di dubbi e di dolore per le quali tutti aspettano risposta, Dio si defila con un sofismo: l’onniscienza è una condizione variabile”.

Il tema di fondo della pièce, è  tratto da un libro di successo che fa seguito ad un celebre account di Twitter @TheTweetOfGod, pur nell' impianto comico, è  incisivo. Immaginare Dio in persona come un interprete comico di un ‘One Man Show teologico’ è una sfida. Battute folgoranti, che fanno da sfondo anche a momenti di riflessione, in cui ad esempio, Dio inviterà a non uccidere in suo nome, con un'eco ad ogni guerra di religione. Il tutto accompagnato da un’aria di apocalisse che traduce il sentimento di disperata allegria della quotidianità.

Roberto Ciufoli, che in scena è Dio in persona afferma:«Anche se tecnologicamente all’avanguardia, questo Dio arriva dall’Antico Testamento, con due arcangeli, Gabriele e Michele. Si è reso conto che l’aver creato il mondo in sei giorni ha prodotto delle pecche. Perciò, molto seccato per come stanno andando le cose, decide di riscrivere i Comandamenti, perché i precedenti non hanno sortito l’effetto desiderato.Uno dei nuovi comandenti è quello che ordina: Credi in te stesso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero