Roberta Di Mario tra musica e cinema: ecco Illegacy

Roberta Di Mario tra musica e cinema: ecco Illegacy
Roberta Di Mario inventa 'Illegacy'. Una parola nuova che la pianista e compositrice crea per dare un titolo al suo cinema in note. Dieci tracce per 10 videoclip, usciti...

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Roberta Di Mario inventa 'Illegacy'. Una parola nuova che la pianista e compositrice crea per dare un titolo al suo cinema in note. Dieci tracce per 10 videoclip, usciti il 13 ottobre per la Warner Music Italy, che uno dopo l'altro compongono le sequenze di una storia fatte di immagini in bianco e nero e immagini a colori vestite solo di musica. A volte piano solo, più spesso in compagnia di archi dal vivo suonati dal polistrumentista Federico Mecozzi con arrangiamenti realizzati anche con suoni campionati. «'Illegacy' è un titolo rubato alla fantasia perché ho il desiderio di rubare l'anima con la mia musica - racconta all'Adnkronos - Non per la presunzione di voler raggiungere chissà quale obiettivo ma perché è quanto mi è successo quando ho realizzato questo album: sono stata rubata dalla musica. Ed è la cosa più sana che possa capitare a un compositore». Poi cosa è successo? «Avevo il desiderio di poter dare un vestito alla melodia pianistica - spiega Di Mario - Per questo, al di là di un brano 'Musica bianca', che è pianismo puro, nel resto dell'album ho fatto una scelta più corale che, tra l'altro, consentiva alla musica di 'Illegacy' di proiettarsi nel mondo cinematografico. Dopo aver ascoltato le mie composizioni tutti mi hanno sempre detto che sembrava fatta per il cinema. Non a caso 'Illegacy' non è solo dieci songs ma anche dieci videoclip di cui 5 già sono usciti: 'Duende', 'My everything', 'Illegal song', 'The color of you', 'Indefinitely'».


«Nel primo - spiega la musicista - inizia una storia. Io vado per le vie di Parigi alla ricerca di qualcosa che si scoprirà nel secondo brano e relativo videoclip, 'My Everything' che è la storia di Roberta». Ma «la realizzazione dei videoclip è ancora in corso e nei primi mesi del 2018 o già a Natale dovremmo concludere la pubblicazione di tutti e dieci» ed è allora che forse si capirà come la storia andrà a finire. In ogni caso il rapporto fra la musica di quest'artista e il cinema è già andata oltre questi videoclip: «C'è una società, 'I wonder picture', fondatrice del Biografilm Festival di Bologna, che ha già mostrato un interesse concreto per il mio album e sta già lavorando affinché questa musica possa essere avvicinata a dei film. Il cammino di 'Illegacy' sarà questo». «Il sogno poi - dice - è scrivere la musica direttamente dalla sceneggiatura di un film. La musica è l'altra metà del cinema. L'immagine in silenzio non è mai così potente come quando la musica la accompagna».

'Illegacy' - prodotto artisticamente da Roberta Di Mario, Cristian Bonato e Federico Mecozzi e registrato al Numeri Recording Studio da Cristian Bonato - è il nuovo progetto di Roberta Di Mario ma al contempo il suo «viaggio verso casa». «Ho fatto tanta sperimentazione, ricerca in mondi sonori diversi, ho sentito il bisogno di inserire le parole e così ho anche fatto una esperienza come cantautrice. Poi - racconta - ho avuto voglia di tornare a casa, al pianoforte, e ho sentito il bisogno di vestire i miei brani per proiettarli nel mondo del cinema. Il mio prossimo desiderio è fare un album doppio, dove c'è da un alto l'anima pura pianistica e, dall'altro, il disco arricchito, come nell'attuale ultimo album».


Roberta Di Mario, che di recente ha aperto i concerti de 'La vita che si ama Tour' di Roberto Vecchioni, sarà il 19 ottobre alla Feltrinelli di Milano (Piazza Piemonte 2/4, ore 18,30); il 20 ottobre a Firenze (Red, Piazza della Repubblica, ore 18,30); il 24 ottobre alla Feltrinelli di Roma (Via Appia Nuova 427, ore 18,30). Tre show case cui ne seguiranno altri.
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Il Messaggero