I pittori non si limitavano e non si limitano di certo a dipingere. Molti di loro sono stati dei sofisticati collezionisti. Lo sa bene la National Gallery di Londra, che dal...
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Dall’acquisizione di questo dipinto, ha affermato Anne Robbins, curatrice della retrospettiva, «sono venute alla luce considerazioni e domande su quali dipinti gli artisti scegliessero di appendere alle proprie pareti, come e se le opere che avevano in casa o in studio influenzassero la loro creatività». Tra gli artisti collezionisti che, dunque, possiamo ammirare ci sono Henri Matisse, che custodiva il Ritratto di Dora Maar di Picasso (1942, per concessione di The Elkon Gallery, New York) inviatogli come regalo di guarigione, Degas, che come diceva un suo amico «continua a...comprare, comprare: di sera si chiede come pagherà per ciò che ha acquistato quel giorno, e il mattino dopo inizia di nuovo». E poi ancora Sir Thomas Lawrence, che possedeva l’Allegoria di (1504 circa, The National Gallery, Londra) e l’Incoronazione della Vergine, (1607 circa, The National Gallery, Londra) di Reni, e Sir Anthony van Dyck, amante dei dipinti italiani e fan sfegatato di Tiziano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero