​Pino Daniele, l'amico del cuore di Troisi: «Tra loro è stata subito amicizia. Massimo lo filmava di nascosto, come un fan»

​Pino Daniele, l'amico del cuore di Troisi: «Tra loro è stata subito amicizia. Massimo lo filmava di nascosto, come un fan»
«Pino era ammirato dall’arte di Massimo, Massimo era ammirato dall’arte di Pino. Quando Pino suonava, Massimo lo ascoltava incantato. Quando Massimo faceva battute, Pino lo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Pino era ammirato dall’arte di Massimo, Massimo era ammirato dall’arte di Pino. Quando Pino suonava, Massimo lo ascoltava incantato. Quando Massimo faceva battute, Pino lo ascoltava incantato. Non potrei sintetizzare diversamente il rapporto tra queste due grandissime persone, tra questi due grandissimi amici».




A parlare è Alfredo Cozzolino, amico del cuore di Massimo Troisi, che serba molti ricordi degli incontri con Pino Daniele. «Massimo aveva una piccola telecamera - racconta - Quando arrivava Pino, l’accendeva e la nascondeva, così da registrarlo di nascosto, mentre cantava e suonava. Poi conservava le cassette ed ogni tanto se le riguardava, come un qualsiasi fan che avesse avuto l’occasione di incontrare il suo cantante preferito».



Tra Pino Daniele e Massimo Troisi era stata amicizia a prima vista ed il bluesman era rimasto profondamente addolorato per la morte di Massimo, avvenuta il 4 giugno 1994. «Appena ebbe la notizia corse ad Ostia, nella casa della sorella Annamaria, dove Massimo era spirato. Ogni tanto veniva a San Giorgio a Cremano in incognito. - spiega un familiare di Troisi - Non voleva alcun clamore mediatico per le sue visite. Chiamava prima, però, una delle sorelle per informarsi se il cimitero fosse aperto. Nelle poche volte in cui ha incontrato qualche parente di Massimo è stato affettuoso e gentile. Anche per noi, la sua morte è un grande dolore».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero