Il declino artistico, la popolarità in discesa e, soprattutto, un centinaio di interventi di chirurgia estetica che l’hanno portato prima alla depressione e poi a...
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“Le operazioni a cui mi sono sottoposto sono probabilmente 300 - ha raccontato Burns, che si è paragonato scherzosamente a Frankestein, davanti alle telecamere della trasmissione Celebrity Botched -. Spero che, quando morirò, il buon Dio mi riconosca”.
La sua ossessione per la chirurgia nacque una ventina di anni fa, quando si ruppe il naso durante un concerto a Liverpool e fu “costretto” fatalmente a correre ai ripari. “Mi sono reso conto che stavo per diventare una star della tv e ho dovuto curare sempre più il mio aspetto”. Da allora, Pete, noto anche per aver partecipato nel 2006 al Grande Fratello VIP inglese, si è rifatto quattro volte il naso e due gli zigomi, senza contare i tanti interventi subiti per gonfiare le labbra, il più recente dei quali gli costò due buchi intorno alla bocca e la continua fuoriuscita di silicone.
Per mettere a posto le cose (ma anche per cullare l’illusione di sembrare perfetto), così, dopo aver denunciato il chirurgo e ottenuto un risarcimento, Burns, ormai sempre più simile nell’aspetto a una donna, scelse di sottoporsi ad altre duecento operazioni, che col passare del tempo gli hanno procurato diversi guai economici - nel 2014 ha dichiarato bancarotta e l’anno successivo è stato sfrattato - e clinici. “Avevo sviluppato coaguli di sangue ed embolie polmonari nelle gambe, al cuore e ai polmoni. Inoltre spesso mi comparivano segni neri sulla pelle”.
Prossimo a tornare sotto i ferri per un intervento ai denti, rovinati a causa di quest’ultimo problema di salute, una grana che lo stava per uccidere, nonostante i difficili trascorsi, comunque, Pete non ha certo perso buonumore e senso dell’ironia.“Ho graffette, dadi, bulloni, punti di sutura su tutto il corpo. Sono Frankenstein ma ho la massima flessibilità fisica, una cosa non comune a tutti”.
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Il Messaggero