Idealista, ribelle, ma soprattutto “cuore d'artista”. È Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, vista dagli occhi di Ivano Fossati, autore della canzone che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SU MISURA
I grandi della musica hanno messo a sua disposizione esperienza e amore per le melodie: è toccato a lei reinterpretarle e adattarle. Un po' come una “sarta” delle note. «Un testo – spiega Noemi – è come un vestito che poi devo rifinire e adattare alla mia personalità. Per questo discuto molto con gli autori, studiamo insieme gli arrangiamenti: è molto importante trovare un buon equilibrio». Il testo che ha scritto per se stessa, invece, si chiama “I love you” e tra sonorità soul e rythm and blues parla della «possibilità di spiccare il volo».
Una carriera, la sua, nata e portata avanti nel nome di una passione viscerale: la musica di Noemi è cantata, suonata ma soprattutto ascoltata. Al pianoforte si diverte con il brano di Adele “When we were young” e l'obiettivo è che gli altri facciano lo stesso con le sue canzoni: «E' questa la dimensione che mi piace, vorrei che “Cuore d'artista” arrivasse alla gente così».
ICONA DELLE DONNE
Quello che i fan recepiscono è una grande forza “al femminile”: la sua voce riesce a raccontare perfettamente emozioni e sfide del gentil sesso. «Non so perché – si schermisce lei – forse perché sono spontanea, non sono mai stata un'ape regina né un tipo civettuolo». A Sanremo è arrivata ottava: «ma non mi piace vincere facile – ride – anzi, sono felice ci fossero così tante belle canzoni». Le sue preferite? Quella del ”braccio destro” Curreri e il brano di Patty Pravo: «Divina, trasforma in oro qualsiasi cosa tocchi». Nessun ”complotto” della giuria nei confronti dei cantanti nati dai talent, detto da chi nei talent è stata sia concorrente che giudice. «Avranno apprezzato di più i brani di chi aveva più esperienza». Poco male visto che “La borsa di una donna” appena “scesa” dal palco dell'Ariston è diventata il nuovo manifesto del gentil sesso. «Quello che mi succede – spiega Noemi – è qualcosa di totalmente inconsapevole: semplicemente il mio modo preferito di comunicare con gli altri è la musica, ed è anche quello che mi riesce meglio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero