Morricone, la moglie Maria Travia: l'amore di una vita. «A lei il mio doloroso addio»

Morricone, la moglie Maria Travia: l'amore di una vita. «A lei il mio doloroso addio»
«Per ultima Maria (ma non ultima). A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso...

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«Per ultima Maria (ma non ultima). A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio». L’epilogo del suo necrologio, Ennio Morricone lo dedica interamente a Lei (evocata sempre con la “l” maiuscola), la moglie Maria Travia, 87 anni, che è stato il grande ed unico amore della sua vita, un amore lungo e straordinario. A lei aveva dedicato il suo Oscar alla carriera (consegnatogli dalla mani di Clint Eastwood).


Morricone, l'ultimo desiderio: «Funerali privati, non voglio disturbare»

Una donna, Maria, che è stata la sua musa ispiratrice, in maniera discreta e riservata. Il necrologio, scritto di pugno dal maestro, trovato dalla moglie Maria e consegnato nelle mani dell’avvocato Giorgio Assumma tramite mail dal figlio Giovanni Morricone, esprime tutto l’amore e la devozione verso Maria che aveva sposato a Roma il 13 ottobre del 1956 (si erano conosciuti per caso sei anni prima). Dal loro matrimonio sono nati quattro figli (Giovanni, Marco, Alessandra e Andrea). Nell’autunno scorso hanno festeggiato i 63 anni della loro «solida unione».

Morricone, le foto di Rino Barillari

E Maria è stata al suo fianco, sempre, con estremo rispetto del ruolo pubblico del marito, fino alla fine, compreso il ricovero in ospedale a seguito di una caduta accidentale. «Lucido fino alla fine, ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stata accanto fino all’estremo respiro».


Il testo del necrologio «scritto da papà» (indica il figlio Giovanni), poi, è lo specchio della sua anima, riservata e generosa nei confronti degli affetti familiari. «Io ENNIO MORRICONE sono morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati vicini ed anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita». «C’è solo una ragione - continua - che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare». «Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria e Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati». E la conclusione rivolta a Maria. «Per ultima Maria (ma non ultima). A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio».
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Il Messaggero