Aperto a Mestre M9, il Museo del Novecento, con il cuore alla storia e la testa alla tecnologia

Aperto a Mestre M9, il Museo del Novecento, con il cuore alla storia e la testa alla tecnologia
Tecnologico e interattivo, ma anche uno spazio storico restituito alla cittadinanza e reintegrato nel tessuto urbano del centro di Mestre. Questo è M9, il Museo del...

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Tecnologico e interattivo, ma anche uno spazio storico restituito alla cittadinanza e reintegrato nel tessuto urbano del centro di Mestre. Questo è M9, il Museo del Novecento, unico in Italia, inaugurato il 1 dicembre alla presenza del ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, della presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati e del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Il progetto, voluto dalla Fondazione di Venezia con un investimento di 110 milioni di euro e 950 ore di lavoro, ha voluto restituire alla terraferma lagunare, figlia povera del centro storico, un luogo multimediale che racconti l'identità dei cittadini con un nuovo respiro internazionale. L'intervento, firmato dalla studio berlinese Sauerbruch Hutton, ha previsto la realizzazione di tre nuovi edifici, il principale dei quali dedicato a funzioni museali, il recupero di un ex convento tardo cinquecentesco e la ristrutturazione di un edificio direzionale degli anni Settanta per complessivi 10 mila metri quadri.


 L'idea è stata quella di dare vita a un museo della nazione perché gli italiani conoscano il secolo che più ha contribuito a creare la loro identità odierna. Una finestra culturale con un cuore che guarda al secolo scorso e una testa tecnologicamente avanzata come testimonia l'apparato innovativo della struttura: a partire dai 276 pannelli fotovoltaici che garantiscono 86.000 kwh di energia solare per finire, visivamente, con i 20 mila elementi in ceramica di 13 colori che rivestono le facciate. Il risultato è un centro multifunzione (con auditorium, spazi per esposizioni permanenti e temporanee, aree per i servizi e l'intrattenimento) che va oltre un tradizionale museo, ispirato alle esperienze internazionali di rigenerazione urbana, proponendo un format innovativo, una sorta di piccola Smart City al servizio dei cittadini. La sezione 8 del museo si chiama «Per farci riconoscere. Cosa ci fa sentire italiani» ed è dedicata al genio italico, a quelle particolarità che ci hanno reso ogni giorno amati nel mondo per letteratura, arte, musica e cinema.


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Il Messaggero