Ciak per Massimiliano Bruno, ecco il seguito di “Non ci resta che il crimine”

Il regista Massimiliano Bruno
«Il cast rimane quello del primo film con delle aggiunte a sorpresa che vi svelerò nei prossimi mesi, e sì confermo: cominciamo a girare il 30...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Il cast rimane quello del primo film con delle aggiunte a sorpresa che vi svelerò nei prossimi mesi, e sì confermo: cominciamo a girare il 30 settembre». Ad annunciarlo è il regista Massimiliano Bruno, confermando che il seguito del fortunato “Non ci resta che il crimine”, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi, avrà la sua attesissima seconda parte e che «la seconda avventura di questa banda scalmanata di viaggiatori nel tempo sarà un seguito molto divertente: mentre nel primo film abbiamo un pò sbeffeggiato “Romanzo Criminale” e la banda della Magliana, nel secondo andiamo nel mondo di Gomorra, a vedere chi è più cattivo», rivela il regista romano.


Se il primo film era stato girato in gran parte a Roma, nel prossimo «La maggior parte delle scene è ambientata a Napoli, un pò nella Napoli di oggi e un pò nella Napoli degli anni ‘80.  Andremo quindi ad “assaggiare” i vari tipi di camorra. Chiaramente è un modo un di scherzare un pò su un genere televisivo che è quello del crime». Rispetto al primo, che è stato uno dei più grandi successi di pubblico della scorsa stagione, sbancando il botteghino, il regista romano spiega di aver voluto fare «un film un pò più comico dove però non mancasse la componente delle “pistolettate”. È una commistione di generi, tra il “poliziottesco” classico che si faceva in Italia negli anni ‘70 e una commedia».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero